All’età di 38 anni Fabio Fognini annuncia il suo ritiro. Oggi ha convocato una conferenza stampa nella sala Media Theatre dell’All England Club dopo essersi preso tutto il tempo necessario per una decisione così importante e ha scelto di uscire di scena dopo il match a Wimbledon contro Carlos Alcaraz, portando lo spagnolo al quinto set, una partita di altissimo livello, uno scontro indimenticabile.
«La partita contro Carlos è il miglior modo per dire addio. Sono stato un ragazzo ribelle, spero di non essere ricordato per qualche racchetta spaccata. Ora tifo Cobolli contro Djokovic», le sue parole in conferenza stampa.
Fabio Fognini annuncia l’addio al tennis, il “Braccio d’oro” appende la racchetta al chiodo a 38 anni
Classe 1987, Fognini ha conquistato 9 titoli in carriera a livello di circuito maggiore, il più importante dei quali al Masters 1000 di Monte-Carlo nel 2019. Ha raggiunto la sua migliore classifica in singolare al numero 9 del mondo (15 luglio 2019) e al numero 7 in doppio (20 luglio 2015). Tra le sue vittorie più significative, per l’appunto, il Monte-Carlo Masters 2019, che lo ha proiettato definitivamente nella top 10 mondiale. Ha conquistato, nel 2015 in coppia con Simone Bolelli, il torneo di doppio dell’Australian Open 2015: entrambi diventarono la prima coppia italiana a vincere un Grande Slam maschile nell’era Open su una superficie diversa dalla terra rossa.
Si è affermato prevalentemente su terra battuta, vincendo tra Stoccarda e Amburgo (2013), Viña del Mar (2014), Umago (2016), Gstaad (2017), San Paolo, Bastad e Los Cabos (2018). Ha raggiunto i quarti di finale al Roland Garros (2011) e agli US Open (2015). In Coppa Davis, inoltre, una delle sue prestazioni più iconiche della carriera, battendo l’allora numero 1 del mondo Andy Murray a Napoli, un match cruciale grazie al quale il tennista genovese riuscì a portare l’Italia in semifinale.
A farewell we’ll all remember 💚🤍❤️
Congratulations on a brilliant career, @fabiofogna 👏#Wimbledon pic.twitter.com/2Uup17QA0i
— Wimbledon (@Wimbledon) July 9, 2025
Il matrimonio con Flavia Pennetta, altra icona del tennis italiano
Fabio Fognini è sposato con un’altra icona del tennis italiano, Flavia Pennetta, vincitrice degli US Open 2015. I due si sono uniti in matrimonio l’11 giugno 2016 a Ostuni, in Puglia, terra natale di Flavia. La loro unione è stata un evento molto seguito nel mondo dello sport e non solo. La coppia ha tre figli: Federico (nato nel 2017), Farah (nata nel 2019) e Flaminia (nata nel 2021). Flavia è spesso descritta da Fabio come la sua “prima consigliera”, un supporto fondamentale anche per la gestione del suo temperamento.
La scelta di Wimbledon come scenario per l’annuncio non è casuale: si tratta del terzo torneo del Grande Slam dell’anno, unico Major disputato sull’erba, e rappresenta una tappa fondamentale per ogni tennista di livello mondiale. E Fognini, che ha vissuto una carriera ricca di successi e momenti di grande intensità, ha voluto concludere la sua esperienza agonistica nel luogo simbolo del tennis classico.
Dalla vittoria in Coppa Davis contro Murray al tuffo sul Lungomare: il rapporto speciale di Fognini con Napoli
Tra le tante vittorie di Fognini, nel corso della sua lunga carriera, si è fatta menzione tra le righe precedenti di quella, forse, più memorabile, ossia quella contro Murray in occasione dei quarti di finale della Coppa Davis 2014, di scena a Napoli.
Da allora, si può dire, ha avuto inizio un feeling speciale tra il tennista sanremese e la città partenopea. Ritornerà a Napoli, nelle vesti di tennista, anche nel 2022 in occasione del torneo ATP 250: in quest’occasione vinse il suo match d’esordio contro il francese Hugo Grenier e, complice anche il gran caldo di quel periodo, festeggiò la vittoria con un tuffo nel mare, direttamente dagli scogli del Lungomare Caracciolo. E, al termine di quello stesso torneo, suggellò definitivamente il suo legame con Napoli tatuandosi il 10 di Maradona sul suo braccio destro.
Mentre, in occasione del Challenger di Napoli andato in scena nel marzo scorso, Fognini verrà sconfitto dal belga Onclin. Su Instagram, la sera stessa della sconfitta, chiederà scusa ai tifosi usando anche il dialetto napoletano: “Napule, ti ho sempre nel mio cuore: scusate per la prestazione di m…”. E poi: “Meglio morire sazio che campare digiuno”, scrisse.