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È il giorno dell’ultimo saluto a Raffaele Perinelli, il ragazzo di 21 anni morto dopo una coltellata al cuore sferrata dal 31enne Alfredo Galasso, ora in carcere con l’accusa di omicidio premeditato e che si costituì ai carabinieri di Casoria qualche ora dopo il fatto. È già gremita la chiesa Sant’,Alfonso Maria de’ Liguori e San Gerardo di via Vincenzo Ianfolla a Miano, teatro della tragedia e quartiere da dove provenivano sia la vittima che l’omicida. L’intero quartiere è tappezzato di striscioni e manifesti per chiedere giustizia.
L’omelia del parroco Don Salvatore Cinque
“Basta violenza sulle strade di Miano. Vogliamo istruzione, scuole aperte e non abbandonate. Vogliamo riscatto per i giovani di questo quartiere, che non devono più utilizzare i coltelli per futili motivi. Giovani, studiate. Non perdete tempo in strada o ad aspettare quei pochi soldi provenienti da loschi affari. Lello non si è sporcato di sangue, ma ha ricevuto la violenza. Quello che è accaduto Lello non deve accadere più!!! Basta sangue in questo quartiere. La giustizia non è vendetta, ma affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Lello era in giovane sano, che andava a lavorare e giocava a calcio. La mamma ha dimostrato che se si vuole ci si può prendere cura dei propri figli. Mamme, prendetevi cura dei vostri figli”. Applausi fragorosi della gente in chiesa, la nonna è stata colta da un malore.
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