Naufragio a Porticello, recuperato il quinto corpo, in corso le ricerche del sesto disperso.Recuperato anche il quinto corpo dei dispersi che era già stato individuato ieri sera nello scafo del veliero Bayesian affondato a Porticello, Palermo. Si dovrebbe trattare del corpo di Mike Lynch. La salma è stata portata, avvolta in un telo di plastica, sul molo dai sommozzatori dei vigili del fuoco. A questo punto manca solo il corpo della 18enne, Hannah, figlia di Lynch. Ieri sono stati recuperati i primi quattro corpi. Le salme riportate a terra nel pomeriggio, non senza difficoltà, sono quelle di Jonathan Bloomer, Chris Morvillo e delle mogli Anne Elizabeth Judith e Neda. Sale così a 6, al momento, il bilancio ufficiale delle vittime dopo il ritrovamento di Ricardo Thomas, il cuoco di bordo.
Il “Bayesian“, lungo 56 metri, battente bandiera britannica, era ancorato a poche centinaia di metri da Porticello con 10 membri dell’equipaggio e 12 passeggeri quando è stato colpito da una tromba marina prima dell’alba di lunedì.
Secondo quanto emerge dalle prime ispezioni, la deriva mobile dell’imbarcazione al momento del naufragio era parzialmente sollevata: quattro metri invece dei sette metri e mezzo. Al momento della tempesta, con ogni probabilità, l’imbarcazione sarebbe affondata con più facilità, con la deriva alzata. Inoltre, come fanno sapere dei broker assicurativi navali, sembra che almeno uno dei portelloni della barca fosse rimasto aperto. Secondo la ricostruzione dei broker gli ospiti sarebbero tornati a bordo tardi, “avevano tirato parzialmente su la deriva”. Ma pare che “alcuni portelloni siano rimasti aperti, “quelli che usano normalmente per i tender”. “Quando è arrivato quel colpo di vento, pur a secco di vela la barca si è inclinata paurosamente – è l’ipotesi – ha fatto un fiume d’acqua dal portellone sottovento ed è affondata in pochi minuti”.
I sommozzatori impegnati nelle ricerche dei dispersi del naufragio del veliero Bayesian a Porticello (Palermo) hanno ritrovato 5 corpi all’interno della barca a vela affondata.
Le salme sono state trasferite al cimitero dei Rotoli, dotato di celle frigorifere. Le autopsie, che saranno disposte nei prossimi giorni dalla Procura di Termini Imerese, saranno eseguite all’Istituto di Medicina legale del policlinico di Palermo.
Alle ricerche all’interno dello scafo del veliero prendono parte anche i sommozzatori dei vigili del fuoco che nel 2012 parteciparono alle ricerche dei dispersi sulla nave Costa Concordia.
Intanto all’hotel Domina Zagarella di Santa Flavia si svolgono gli interrogatori dei superstiti. I magistrati della Procura di Termini Imerese, guidati da Ambrogio Cartosio, che indagano per naufragio, disastro, lesioni e omicidio colposo, stanno sentendo i sopravvissuti, a partire dall’equipaggio, in testa il comandante James Catfield, 51 anni.
Le ipotesi sul naufragio
Secondo quanto emerge dalle prime ispezioni, la deriva mobile dell’imbarcazione al momento del naufragio era parzialmente sollevata: quattro metri invece dei sette metri e mezzo. Al momento della tempesta, con ogni probabilità, l’imbarcazione sarebbe affondata con più facilità, con la deriva alzata. Inoltre, come fanno sapere dei broker assicurativi navali, sembra che almeno uno dei portelloni della barca fosse rimasto aperto. Secondo la ricostruzione dei broker gli ospiti sarebbero tornati a bordo tardi, “avevano tirato parzialmente su la deriva”. Ma pare che “alcuni portelloni siano rimasti aperti, “quelli che usano normalmente per i tender”. “Quando è arrivato quel colpo di vento, pur a secco di vela la barca si è inclinata paurosamente – è l’ipotesi – ha fatto un fiume d’acqua dal portellone sottovento ed è affondata in pochi minuti”.
Il veliero, lungo 56 metri con un albero maestro di 75 e battente bandiera inglese, trasportava 22 persone, 10 membri dell’equipaggio e 12 ospiti. Poco prima delle 5 di mattina di lunedì è stato travolto da una forte tromba d’aria quando si trovava a mezzo miglio dalla costa di Porticello. I primi naufraghi sono stati soccorsi da una imbarcazione olandese, Sir Robert Baden Powell, nelle immediate vicinanze per poi essere portati a terra dalla guardia costiera.