Ridimensionata la tesi della Procura di Napoli Nord nell’inchiesta Teknoservice, che vede sotto inchiesta diversi imprenditori ed esponenti politici di Giugliano e Marano. Il Gip del tribunale di Napoli Nord Saladino ha infatti respinto tutte le richieste di misura cautelare avanzate dall’accusa. Infatti nessuna ordinanza di custodia cautelare è stata applicata a carico degli indagati. Solo per l’ex assessore e attuale consigliere comunale Luigi Grimaldi deciso il divieto di dimora nel Comune di Napoli mentre per Domenico Abbatiello (sorvegliante comunale al Comune di Marano) è stata decisa la sospensione dai pubblici uffici. Inoltre sono stati notificati sequestri di somme di denaro a carico di 7 indagati.
Ad eseguire il provvedimento sono stati i militari del Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna. I reati contestati sono quelli di turbativa d’asta e corruzione in relazione a gare d’appalto nell’ambito dell’affidamento del servizio integrato di raccolta dei rifiuti. Sono stati, altresì, disposti sette sequestri preventivi, nei confronti di altrettanti indagati, per un totale di circa 200.000 euro, corrispondenti alle somme dagli stessi indebitamente percepite a titolo corruttivo.
Nel filone d’inchiesta sono coinvolti il sindaco Nicola Pirozzi, l’ex sindaco Antonio Poziello, Michele Oliviero, Giuseppe Spacone (ex dirigente della Teknoservice), Luigi Vitiello, Raffaele Schettino, Giovanni Paragliola, Vittorio Iorio, Giuseppe Magno, Nicola Benedetto.
Per loro erano stati chiesti i domiciliari ma il Gip non ha ritenuto sussistenti l’esigenza di applicazione di misure cautelari e potranno quindi affrontare l’eventuale processo a piede libero.
A Marano gli indagati totali sono 37, mentre a Giugliano sono 25.
I nomi degli indagati dell’inchiesta a Giugliano sono: Nicola Benedetto, Luigi Grimaldi, Michele Oliviero, Nicola Pirozzi, Antonio Poziello, Giuseppe Spacone, Luigi Vitiello, Giuseppe Borzachelli, Leopoldo Cecere, Giuseppe D’Addato, Antonio Di Girolamo, Salvatore Di Girolamo, Giuseppe Dirasco, Antonio Di Nardo, Adriano De Falco, Mario De Quattro, Giuseppe Magno, Massimo Meglio, Vincenzo Natale, Arcangelo Puzone, Stefania Scognamiglio, Antonio Simeone, Nunzio Troilo, Nicola Ucciero e la società Teknoservice.
Nel collegio difensivo a vario titolo gli avvocati Michele Giametta, Antimo D’Alterio, Luigi Poziello, Marco Sepe, Mario Griffo, Domenico Russo, Silvio Auriemma.
LE INDAGINI
Le indagini, condotte per circa tre anni a partire dal 2018, hanno rilevato l’esistenza di un “sistema” costituito da dipendenti ed amministratori dei citati Enti locali i quali, con la complicità di alcuni imprenditori e faccendieri, hanno conseguito l’aggiudicazione di appalti attraverso condotte corruttive e di turbata libertà degli incanti. In particolare, l’inchiesta, avviata nei confronti del Comune di Marano di Napoli, si è successivamente estesa al Comune di Giugliano in Campania e ha consentito di svelare: – nel comune di Marano di Napoli, l’esistenza di un sodalizio criminale finalizzato alla consumazione di un numero indeterminato di delitti contro la Pubblica Amministrazione, quali la corruzione, la turbata libertà degli incanti, la turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, la concussione e la truffa ai danni della Pubblica Amministrazione, e contro la fede pubblica, quali il falso materiale e il falso ideologico in atto pubblico con coinvolgimento di esponenti del Comune e di ditte interessate all’affidamento dei vari servizi aventi ad oggetto la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti;
– nel comune di Giugliano in Campania, plurime condotte corruttive nell’aggiudicazione di una gara d’appalto per il servizio integrato di raccolta dei rifiuti solidi urbani dell’importo complessivo di 122 milioni di euro (settennato 2020- 2027) nonché il coinvolgimento, tra gli altri, dell’allora Provveditore alle Opere Pubbliche di Napoli e dell’ex Sindaco di Giugliano in Campania, Antonio Poziello, destinatari di decreto di sequestro preventivo di circa 45mila euro ciascuno.
Nel corso delle attività investigative, sono stati già sequestrati 60.000 euro ed un orologio di valore, conseguenti alla promessa, a titolo corruttivo, in favore di un ex assessore del Comune di Giugliano in Campania, Luigi Grimaldi, per favorire una azienda nell’aggiudicazione di un appalto connesso alla raccolta dei rifiuti solidi urbani, nonché sequestrati circa 350.000 euro frutto di tangenti destinate a dirigenti del settore custoditi presso terzi.