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domenica, Ottobre 13, 2024
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Intervista a Molino: “Esclusi dalla ‘comitiva magica’, tutti i motivi dell’opposizione all’Amministrazione Punzo”

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Lo strappo all’interno della maggioranza guidata dal sindaco Rosaria Punzo è stato sancito dalla fuoriuscita dei consiglieri Mario Molino e Giosuè di Marino. La mancata condivisione di alcuni provvedimenti amministrativi sarebbe stata alla base della decisione del gruppo Napoli Nord. A sancire la rottura tra la coalizione e la civica, alleate all’ultime elezioni, è stata la scelta dell’assessore alle Politiche Sociali Loredana Granata di abbandonare la sua lista. InterNapoli.it ha intervistato Mario Molino, il quale ha spiegato i motivi di rottura dalla maggioranza.

Partiamo dal Piano di Riequilibrio Finanziario, un provvedimento importante per la città ma che il suo gruppo non ha votato. Come mai?

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Non siamo stati coinvolti nella stesura del Piano, pur avendo dato la piena disponibilità. A dicembre c’è stata una crisi in maggioranza che ci ha coinvolto, dopodiché il sindaco non ci ha convocato in nessuna riunione. Il Riequilibrio doveva interessare maggioranza e opposizione perché ci sono ex amministratori in entrambi gli schieramenti, invece hanno chiesto di votare un provvedimento difficile, in cui sono state condotte scelte sbagliate. Mi sembra strano che il Comune abbiamo chiamato il consulente Paolo Longoni, forse l’amministrazione non ha fiducia nell’operato degli uffici.

Facciamo un passo indietro. Quali sono i motivi della rottura risalente allo scorso dicembre?

Dopo aver preso atto della fase debitoria, dovevamo incontrarci per affrontare il problema. Da novembre a dicembre, quando si dovevano discutere delle variazioni di bilancio, nessuna riunione è stata fatta. Inoltre molti provvedimenti votati hanno ricevuto il parere negativo dei Revisori dei Conti. Non ci siamo presentati in Consiglio Comunale così come altri esponenti della maggioranza, alcuni dei quali condividevano il nostro pensero. Napoli Nord è stata esclusa in una fase importante, lista che è stata determinante per la vittoria elettorale del sindaco Punzo. Oggi sono rammaricato di quella scelta. La mancata condivisione delle scelte politiche ha rappresentato il motivo della rottura politica.

 Qual è stata la reazione del vostro gruppo all’abbandono di Loredana Granata?

Resta la stima personale ma ha fatto una scelta politica sbagliata. Loredana ha mancato di rispetto a tutti i candidati della lista ed a coloro che, pur non essendo stato candidati nella lista, hanno contribuito in maniera decisiva all’ottimo risultato elettorale e politico. Solo l’esito delle urne le ha permesso di diventare assessore: avrebbe dovuto avere un po’ più di rispetto verso tutti noi.

In quali settori si poteva intervenire per allievare la situazione economica dell’Ente?

La nuova rotonda sulla Circumvallazione rappresenta uno spreco di risorse, che crea solo disagio per gli automobilisti: situazione che peggiorerà con l’arrivo della stagione estiva. Il mercatino dell’usato è stato prima spostato dal sabato al giovedì, scelta che ci ha fatto perdere 50mila euro e un punto di ritrovo per il comprensorio: presto ritornerà di nuovo al sabato. Il bando delle strisce blu resta bloccato, così come la possibilità di fare cassa. Nel Palazzo Baronale sono stati spesi 50mila euro per arredare la stanza del sindaco, degli assessori e dell’aula consiliare, senza dimenticare i costi per trasferire gli arredi dal Municipio al Palazzo. La raccolta differenziata ha avuto un calo perché Villaricca è stata divisa in due zone, ciò che ha creato confusione nei cittadini, inoltre ha determinato aumenti dei costi per lo smaltimento dell’indifferenziato. Si poteva privatizzare la gestione delle strutture pubbliche così da abbattere i costi di gestione. Avrei evitato la nomina di un portavoce.

Quali forze politiche incidono maggiormente sulle decisioni amministrative?

Rosaria Punzo ha creato la ‘comitiva magica’. Chi partecipa ai selfie e agli aperitivi viene maggiormente ascoltato. E’ un’amministrazione che ha come vertici il sindaco, Francesco Guarino, Tommaso Taglialatela (padre dell’assessore Caterina). Il gruppo ApertaMente riesce a determinare l’agenda politica villaricchese perché sono compatti e determinati. Purtroppo manca il Pd che non riesce ad incidere in un’amministrazione di centrosinistra, pur avendo il consigliere Giuseppe Santopaolo che si impegna. Il primo cittadino non riesce a coinvolgere tutte le forze di maggioranza.

Dove colloca il suo gruppo politico in consiglio comunale?

Siamo all’ opposizione perché la maggioranza non ha avuto la capacità di confrontarsi: voteremo solo provvedimenti necessari per il bene di Villaricca. Addirittura hanno creato un gruppo Whatsapp chiamato ‘Amministrazione 2018’ dal quale siamo estati esclusi, così come siamo stati estromessi dalle riunioni. A pochi giorni dall’approvazione del Piano di Riequilibrio ci siamo confrontati in modo schietto ma abbiamo ribadito di non poterlo votare: sottolineo che non abbiamo chiesto poltrone né favori.

Qual è il suo giudizio sull’amministrazione Punzo?

E’ negativo nel complesso: l’amministrazione non è più in sintonia con la città. 

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