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venerdì, Marzo 29, 2024
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La gestione della sicurezza per gli spazi confinati

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Le aziende che hanno bisogno di una consulenza specifica in materia di sicurezza sul lavoro possono trovare nei servizi di Sicurya una risposta alle proprie esigenze. La gestione delle pratiche, i rilievi strumentali e le attività di progettazione sono solo alcuni dei numerosi servizi che vengono messi a disposizione da questa azienda, che offre un contributo visibile e concreto al miglioramento dei luoghi di lavoro, dei processi e di conseguenza delle persone. In virtù di questo approccio, gli investimenti della clientela acquisiscono valore, non solo economico.

La prevenzione degli infortuni in spazi confinati

Nel corso degli ultimi mesi è cresciuta in misura significativa l’attenzione dedicata alla prevenzione degli infortuni, anche alla luce dei diversi decessi che di recente si sono verificati in spazi confinati. Le linee di indirizzo del CNI, a tal proposito, rappresentano una preziosa risorsa a disposizione delle aziende: si tratta delle linee di indirizzo finalizzate alla gestione dei rischi che riguardano i lavori eseguiti in ambienti a rischio di inquinamento o confinati. Nel documento vengono precisate le novità che riguardano la corretta identificazione degli spazi confinati e gli obblighi per il rappresentante del datore di lavoro committente: puoi approfondire qui per saperne di più sul tema.

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I riferimenti normativi

Il DPR 177 del 2011, pubblicato sulla G.U. n. 260 dello stesso anno, al comma 3 dell’articolo 3 sancisce l’esigenza di neutralizzare, o comunque di ridurre in misura significativa, i rischi correlati allo svolgimento di attività lavorative di questo tipo. Alle attività che vengono effettuate negli ambienti che possono essere ricondotti a spazi confinati fa riferimento anche l’Allegato IV del D. Lgs. n. 81 del 2008, che affronta in particolare le specifiche dei vari ambienti di lavoro. Di certo l’attività di valutazione dei rischi rappresenta un primo passo da compiere a favore della tutela della sicurezza e della salute sul lavoro per tali attività. La valutazione non può che essere specifica e mirata al lavoro che deve essere effettuato: è questo il motivo per il quale il datore di lavoro è tenuto ad affidarsi a professionisti che possano mettere a disposizione competenze tecniche specifiche. Inoltre, non si può prescindere dalle attività di formazione e informazione dei lavoratori, così da ridurre il rischio di infortuni.

Che cosa sono gli ambienti confinati

Gli ambienti confinati possono essere considerati come contesti in cui è necessaria una particolare professionalizzazione di tutti i soggetti che pianificano gli interventi, con riferimento nello specifico agli interventi di soccorso. La gestione delle emergenze è un elemento di fondamentale importanza, dal momento che tutte le attività effettuate in tali ambienti richiedono un piano di gestione che permetta di affrontare le eventuali emergenze. I professionisti che ricoprono il ruolo di soccorritori industriali vengono di frequente chiamati in causa dalle aziende che pensano di non poter contare su personale equipaggiato, formato o preparato in maniera specifica per garantire gli interventi di soccorso. C’è, però, una questione da mettere in evidenza, vale a dire l’assenza di una regolamentazione che riguardi le qualificazioni e i requisiti da rispettare. Gli addetti ai lavori sono concordi nel ritenere che la normativa sia decisamente lacunosa per ciò che concerne la gestione delle emergenze, al punto che non vengono neppure segnalate le varie tipologie di emergenza indicate, al contrario, dalle norme in vigore a livello internazionale.

Le conseguenze del vuoto normativo

È evidente che nel momento in cui i requisiti degli aspetti formativi non vengono definiti la confusione non può che regnare sovrana. Allo stato attuale non esistono prescrizioni dettagliate che indichino chi può erogare formazione né quali argomenti devono essere affrontati. Qualche piccola informazione in più è fornita in merito alla durata, anche se si tratta di casi specifici. Si riconoscono unicamente gli spazi confinati, anche se fornire una definizione di questi ambienti non è così facile. Per altro, le definizioni che provengono dalle norme internazionali sono spesso differenti. Nella presentazione delle linee guida di cui abbiamo parlato in precedenza viene dato risalto all’insufficienza degli strumenti di gestione disponibili oggi per gli ambienti confinati. Il senso delle linee di indirizzo consiste nel far fronte a tale vuoto normativo, mettendo a disposizione degli strumenti che aiutino a garantire una gestione adeguata. La situazione attuale è molto critica, anche a causa dei numerosi adempimenti burocratici che finiscono solo per complicare le operazioni.

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