12.9 C
Napoli
mercoledì, Aprile 2, 2025
PUBBLICITÀ

La rabbia di Maria Licciardi contro il ras Carella: “Questa scelta l’ho fatta cinquanta anni fa”

PUBBLICITÀ

La lady camorra rivendicava il suo ruolo di primo piano nel clan, fondato dal fratello, nonostante, l’età e le spinte autonomiste dei suoi fedelissimi. C’è anche questo dettaglio nell’ultima indagine che ha colpito un colonello il clan Licciardi.

Martedì scorso i carabinieri dei nuclei investigativa di Napoli e di Castello di Cisterna, in collaborazione con i militari della compagnia Napoli hanno fermato Luigi Carella, detto Giggino ‘a gallina, luogotenente del rione Berlingieri per il clan Licciardi e fedelissimo di Maria Licciardi.

PUBBLICITÀ

L’intercettazione a casa di Maria Licciardi

Nel gennaio 2021 venne registrata una conversazione all’interno dell’abitazione della donna boss durante la quale lei avrebbe rivendicato il suo ruolo nell’incassare le estorsioni. Dunque il nipote della vittima di estorsione, proprietaria di un garage, si sarebbe rivolto a Carella il quale non avrebbe convolto ‘a peccerella.

E’ proprio Licciardi a ricostruire inconsapevolmente la vicenda: «E Giggino disse vicino a Savio disse “Perché poi sei andato sopra? perche disse così Savio disse “Giggì guarda che io sono andata sopra dalla zia e gli ho spiegato la situazione e la zia correttamente ha detto: chiama a Giggino e faglielo vedere a Giggino che… e lui “Ma perchè sei andato sopra dalla zia? La zia tiene settanta anni e se va carcere non ese più”… “Fatela stare tranquilla! Stiamo noi che facciamo la malavita»

Dunque le parole di Carella avrebbero indispettito la sorella di Gennaro Licciardi, tant’è che Maria ‘a peccerella avrebbe subito rivendicato il suo ruolo di primo livello nel clan e la consapevolezza dei pericoli della scelta criminale. «Quando lo vidi gli dissi “Giggino tu ti devi togliere il vizio di dire che tengo settanta anni. Io carcerata mi siedo al cesso! A settanta anni! E non mi sminuisco quando esco”… dissi.. “Io sono una Licciardi! Questa scelta l’ho fatta cinquanta anni fa e lo sapevo a quello che andavo incontro! E lo so ancora, non ti preoccupare »

Il pizzo al garage

L’estorsione aggravata che viene contestata risale all’anno 2021. Secondo quanto emerso dalle indagini, Carella su mandato diretto di Maria Licciardi, (arrestata dal Ros il 7 agosto 2021 nell’aeroporto di Ciampino, mentre si stava recando all’estero) avrebbe costretto il proprietario di un garage di Secondigliano a pagare il pizzo: il clan della Vanella Grassi aveva imposto una tangente da 15mila euro al titolare dell’esercizio commerciale poi ridotti a 3mila grazie alla mediazione di Carella, e quindi della famiglia Licciardi, che mirava all’acquisizione delle quote societarie del garage.

A Carella viene anche contestato di avere assunto, a partire dal 2017, il ruolo di direzione degli affari illeciti per conto del clan (direttamente dai fratelli Licciardi, sebbene detenuti) grazie al quale avrebbe gestito le piazze di spaccio, le estorsioni e anche la riscossione delle quote mensili concordate con pusher, ladri e truffatori.

Arresto di Luigi Carella: sequestrati rolex, preziosi e telecamere al reggente del clan Licciardi

 

 

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

“Basta lasciami stare”, le ultime parole di Sara Campanella prima di essere uccisa dal suo stalker

È durata una manciata di ore la fuga di Stefano Argentino, lo studente universitario 27enne che lunedì pomeriggio ha...

Nella stessa categoria

PUBBLICITÀ