Poco fa un cadavere è stato trovato in un canale in zona lago Patria. Potrebbe essere quello del 30enne Antonio Esposito. Il giovane aveva alcuni precedenti per truffe e rapine. Dalle prime indagini si sarebbe reso autore di un colpo venerdì scorso ad un distributore di benzina “Ital Mare”, poi sarebbe successo qualcosa, forse un malore o altro ancora da chiarire. Esposito Antonio era difeso dall’avvocato Luigi Poziello: il giovane era agli arresti domiciliari (per rapina aggravata), è evaso venerdì per commettere un’altra rapina e da allora era scomparso.
A lanciare l’appello per la sua scomparsa già da domenica era stata anche la compagna Luisa: “Antò c me cumbinat t preg fatt vre. Amo spero che non trovano nessun corpo t preg nun cia facc chiu 😭😭😭😭😭😭😭E comm facc a ciò dicr e figlij mijjj Amo tuorn t preg A ro staij amo nun cia facc chiu”, scrive la donna.
Le ricerche dei carabinieri e dei vigili del fuoco sono state frenetiche, da due giorni hanno scandagliato canneti e canali nella zona di Lago patria, Varcaturo e Licola in cerca di qualche traccia utile che possa portare al ritrovamento di Antonio Esposito.
Stamattina la svolta col ritrovamento del corpo. Dai primi accertamenti pare che Esposito avesse commesso questo raid ai danni del distributore insieme ad alcuni complici, sarebbero poi scappati a bordo di un’auto rubata che poi si sarebbe spenta. A quel punto avrebbero abbandonato l’auto e si sarebbero nasosti nella zona del canneto lungo la Domiziana dove ci sarebbe uno stagno. Lì Esposito si sarebbe sentito male ed i complici lo avrebbero abbandonato. Forse proprio uno di loro avrebbe chiamato in via anonima i carabinieri per segnalare la presenza del cadavere. Stamattina il ritrovamento. Ora i carabinieri sono sulle tracce di tutti i complici del colpo commesso venerdì. Pare che stamattina uno dei complici si sia presentato dai carabinieri e raccontato tutto, mentre un altro complice sarebbe ricercato.
Il cadavere di Antonio Esposito è stato riconosciuto grazie ai tatuaggi che erano visibili sul corpo, nonostante fosse in stato di decomposizione dovuto al tempo trascorso in acqua. Sulla salma è stata disposta l’autopsia che servirà ad accertare con esattezza tempi e modalità che hanno portato al decesso.