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Ma quale orologi di marca, sono tutti falsi: maxi sequestro in un negozio a Napoli

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Sono settanta gli orologi di marca, tutti contraffatti, sequestrati in un negozio operante nei pressi della Stazione Centrale dagli uomini della Polizia Locale di Napoli.  Il titolare dell’attività commerciale, un tunisino di 58 anni, esponeva in vetrina gli orologi contraffatti, per la maggior parte Rolex, Patek Philippe e Panerai.  Tutti ben fatti e in grado di ingannare l’occhio di eventuali  acquirenti.

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Tutti gli orologi sono stati sequestrati e il trasgressore, oltre ad essere stato  denunciato per ricettazione e vendita di prodotti falsi,  è stato multato per 5000 € in quanto gestiva l’attività commerciale in assenza di qualsivoglia autorizzazione amministrativa.

Napoli, nuova truffa degli orologi falsi: richiesto denaro al posto della tassa di importazione

«Mi chiamo Roberto Murolo, lavoravamo insieme, ti ricordi? Adesso mi sono trasferito a Dusseldorf, dirigo una ditta con 30 dipendenti». Sono le 12.30 ai Portici di Via San Giacomo, a Napoli. «Roberto Murolo» arriva a bordo di una utilitaria nuovissima. 50 anni circa, capelli corti appena brizzolati e curati, maglioncino in lana. Durante l’approccio al suo interlocutore, fermato all’uscita da una banca, le auto dietro suonano il clacson, e lui invita l’interlocutore: «Sali a bordo un attimo. Possiamo darci del tu?».

Seguono complimenti, richiesta di notizie su famiglia e figli e poi il «regalo» all’interlocutore di due orologi, apparentemente costosi e di marca, in eleganti astucci. «Dovevo consegnarli ad un notaio, ma purtroppo è morto. Sai che faccio, li do a te. Mi fa piacere di averti rivisto. Uno è per la tua compagna». Di fronte alla perplessità dell’interlocutore insiste: «Accettali, non essere imbarazzato». Poi, vinta la resistenza, la richiesa: «Ti chiedo solo di non farmi pagare la tassa di importazione. Quanto puoi darmi?» È una variante della truffa, in atto da anni, del «sono il cugino di… ti ricordi? Ho bucato una ruota, mi puoi prestare qualcosa?».

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