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Miano. Il Don Guanella ‘diviso’ tra due gruppi: i nuovi accordi nell’area nord

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Mentre proseguono le indagini sull’omicidio di Francesco Climeni (ucciso qualche mese fa in viale Altair a Secondigliano), l’attenzione degli investigatori è tutta sui clan che, in un modo o in un altro, hanno incrociato (per differenti motivi) la vita del 55enne ‘Recchiolone’. L’uomo, come già riportato da Internapoli, partecipò ad una stesa contro i Lo Russo quando questi erano in rapporti ‘minimi’ con quelli della Masseria Cardone. Proprio il fronte dei rapporti tra i due gruppi è quello che suscita il maggiore interesse: il nuovo gruppo che sta cercando di conquistare in toto Miano è a caccia di sponde. Contatti e appoggi utili per poter tentare la grande scalata. E’ questo quello che, secondo le ultime informative delle forze dell’ordine, stanno cercando di fare i vertici del nuovo clan Lo Russo che, stando alle ultime informative di polizia e carabinieri, si sarebbe riunito sotto le figure carismatiche di Giuseppe e Domenico Lo Russo, ultimi ‘irriducibili’ della stagione d’oro dei ‘capitoni’. Secondo le indiscrezioni filtrate in queste ore la riorganizzazione del gruppo non sarebbe passata soltanto attraverso regolazione di vecchi conti ma anche attraverso l’avallo degli altri clan storici che operano nell’area nord e soprattutto nella vicina Secondigliano. Lontani i tempi quando Carlo Lo Russo minacciava di morte parenti e affiliati di Vincenzo Licciardi.

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Ci sarebbero stati in particolare contatti con esponenti del clan Licciardi della Masseria Cardone e della Vanella Grassi per ‘presentare’ il nuovo gruppo e assicurare una rottura con il passato soprattutto con quella parte della famiglia che ha scelto di collaborare con la giustizia. Resta da capire in che contesto va ad inquadrarsi l’omicidio di Climeni, il primo dopo mesi di silenzio nell’area nord.

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