“Giògiò vive” è questo il grido che si leva dal cortile dell’Istituto Comprensivo “Marco Polo” di Calvizzano, dove è stato inaugurato il murales in memoria di Giovanbattista Cutolo, il giovane che il 31 agosto del 2023 è stato barbaramente ammazzato con tre colpi di pistola nei pressi di Piazza Municipio, a Napoli. Aveva solo 24 anni e la testa piena di desideri e sogni, Giògiò. Uno in particolare: voleva diventare un musicista.
E propria sulla scia dell’arte, della musica e della legalità ha ruotato la cerimonia commemorativa; l’orchestra dell’I.C. “Marco Polo” ha aperto la celebrazione eseguendo una composizione di Beethoven e l’Inno d’Italia. Mentre si succedevano i brani, gli sguardi dei presenti erano puntati sull’opera realizzata sulla facciata dell’edificio scolastico da Ivano Domenico Felaco. Un momento di sincera commozione si è avuta quando il sindaco Giacomo Pirozzi, la Dirigente Scolastica Prof.ssa Francesca Schiattarella, e Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista, hanno svelato la targa.
Presenti diversi esponenti delle Istituzioni e della società civile.
Inaugurato murales in memoria di Giògiò, la madre: “Sono immensamente felice”
Presenza vissuta come un dovere, quella del Senatore Francesco Silvestro. “Per me è un dovere essere qui stamattina a Calvizzano, all’inaugurazione di questo murales dedicato a Giògiò – spiega il Senatore – È importante trasmettere l’appartenenza al territorio e alla sicurezza.
L’impegno delle Istituzioni sul territorio. L’11 aprile è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Sicurezza, dove il Governo è intervenuto soprattutto sui nostri territori – continua Silvestro – Dando più sicurezza alle forze dell’ordine, alle amministrazioni e combattendo la criminalità. Queste sono le risposte che deve dare il Governo e le ha messe in campo.
Il primo cittadino di Calvizzano, Giacomo Pirozzi, ha poi letto la lettera inviata dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in occasione dell’evento. Nella missiva il Ministro ha posto l’accento sul valore del murales che va oltre la semplice memoria, ma si erge come un presidio visibile di impegno civico e monito contro ogni forma di devastazione.
Soddisfatta anche la madre di Giògiò, Daniela Di Maggio. “Sono immensamente felice ed emozionata, perché Giògiò adesso rappresenta per tutta la comunità un simbolo di lotta al male, di pace e di bellezza – spiega la Di Maggio, visibilmente commossa – Quindi, sapere che in questa comunità di Calvizzano oggi c’è la foto di mio figlio che svetta sulla parete di questa scuola è fondamentale. Ed è per me fondamentale che i ragazzi apprezzino l’atto di generosità che ha fatto mio figlio, che è una medaglia d’oro al valor civile. Sono immensamente felice per questa cosa”.