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Napoli ha una squadra di baseball ed è anche vincente, ma nessuno lo sa

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Se vi dicessi che Napoli ha una squadra di baseball che sgomita per salire alla ribalta? Sono certo che la maggior parte di voi mi direbbe che non ne sa nulla. O, almeno, che “forse” ha letto “qualcosa” da “qualche parte”. Ebbene, InterNapoli è “quella parte” e, sì, Napoli ha una squadra di baseball. Ed è anche vincente. Lo scorso campionato, ad esempio, è suo. Sul campo che ha ospitato le gare finali – le finals -, ha conquistato il diritto ad alzare al cielo la coppa “Campionato”, a riempirla di champagne, a berci festante. Il Baseball, lo so, non è uno sport molto conosciuto. Soprattutto a Napoli (ma si può dire grossomodo lo stesso in tutto lo Stivale). E’ uno sport schiacciato dal calcio e dal basket. Ma, per rendere la cosa più interessante, va detto che il Napoli è “il Napoli” anche nel Baseball dove, invece, la tradizione vuole che le squadre associno nomi anglofoni (magari sponsor) ai nomi delle città che rappresentano. Ad esempio, ci sono i Thunders Salerno o Fovea Embers Foggia. A Napoli, invece, nient’altro che “Napoli Baseball Softball“.

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Uno scatto dei festeggiamenti dopo la consegna della coppa Campionato – archivio InterNapoli

Baseball e senso di appartenenza: lo sponsor del Napoli è il nome della città

Ancora, seguendo il filone delle particolarità di cui un eventuale pubblico avrebbe goduto (nemmeno poco), basta sottolineare i risultati e le sfidanti delle finals. E la location che le ha ospitato, chiaramente. Partiamo dal secondo dettaglio: le finals si sono giocate a Foggia, casa dei Fovea Embers. Il Baseball, è facile immaginarlo, non è il calcio ne il basket. Questi sport non differiscono solo nel nome e nel numero di giocatori in campo. Cambiano le regole del gioco, le dimensioni del campo, la durata delle partite, le dinamiche che generano i punteggi. Una partita può durare anche più di 4 ore, a meno che non sia stato imposto un limite di tempo (come nel caso delle finals di Foggia). Fatta questa premessa, il Napoli ha battuto in semifinale i Brewers Caserta, in  un derby fatto di baseball e senso di appartenenza. I ragazzi in maglia azzurra – non è un caso – al posto dello sponsor (che non c’è) portano fieri il nome della città.

La coppa Campionato della Lega del Mare, legata alla Federazione Italiana Baseball Softball – archivio InterNapoli

La finale vinta contro Foggia, a Foggia

“Napoli”. Un nome che i Fovea Embers Foggia, padroni di casa, non dimenticheranno rapidamente. La finale, Foggia-Napoli – per dirla alla calcistica – la vincono gli azzurri. Non era semplice. Vincere non lo è mai. Ma, a questi livelli, in questo sport emergente – soprattutto al sud Italia – nemmeno esistere è cosa che si può dare per scontata. La stessa lega esiste perchè alimentata dalla passione di coloro che, poi, si sfidano sul campo. La lega si chiama Lega del Mare. Nemmeno questo è un caso. Che il primo nome iscritto sull’albo d’oro della Lega del Mare sia quello di Napoli – e del Napoli – è motivo di vanto, per la città e per tutto ciò che quel nome sulle maglie rappresenta. Peccato, però che nessuno lo sappia. Per ora.

 

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