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Natale macchiato di sangue in Terra Santa, oltre 18mila vittime nella guerra israelo-palestinese

Natale macchiato di sangue in Terra Santa, oltre 18mila vittime nella guerra israelo-palestinese
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Finita la breve tregua tra Israele e Palestinesi, le bombe sono ritornate a fare da sfondo in una guerra che sembra infinita. I morti aumentano di giorno in giorno, fino ad ora si contano quasi 18mila morti. Un Natale macchiato di sangue, dunque, proprio nella terra che ogni anni accoglie migliaia di turisti proveniente da tutto il mondo e che invece quest’anno si presenta praticamente vuota. La guerra israelo-palestinese sta dunque provocando anche notevoli danni economici oltre che mietere vittime umane. 

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La guerra israelo-palestinese: tregua finita, riprendono i bombardamenti

Dal 7 ottobre, giorno il cui il conflitto israelo-palestinese, iniziato dal 1948, ha raggiunto uno dei suoi apici, si è arrivati circa a 17.997 morti palestinesi, e 1407 israeliani. Malala Yousafzai, vincitrice del premio Nobel per la Pace, è tra le tante figure a chiedere una fine del conflitto, soprattutto alla luce dei tanti bambini palestinesi morti che, secondo il Ministro della Salute della Striscia di Gaza, ammonterebbero a circa 7.100. A causa del conflitto israelo-palestinese l’età media a Gaza è di circa 18 anni poiché si muore prima di poter invecchiare.

Oltre che l’esercito israeliano, il motivo delle morti di palestinesi nel conflitto israelo-palestinese riguarda anche le condizioni igieniche in cui i palestinesi vivono a causa della guerra. L’Onu riporta un forte aumento delle malattie trasmissibili a Gaza, come infezioni della pelle o infezioni di respiratorie acute.

Interventi Onu

Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha scritto, il 6 dicembre scorso, al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, per far cessare il fuoco a Gaza, ma la proposta di risoluzione non è riuscita a causa del veto degli Stati Uniti. Oggi, 12 dicembre, l’Onu riproporrà la cessazione del fuoco per danni umanitari nel conflitto israelo-.palestinese.

Attacchi recenti 

Solo nella giornata di oggi, 12 dicembre, sono avvenuti già vari attacchi in ciò che riguarda la guerra israelo-palestinese.

  • L’ospedale Kamal Adwan, a nord di Gaza, è stato assaltato dalle forze israeliane,  secondo il Ministero della Sanità l’attacco è avvenuto a seguito di bombardamenti che avevano interessato la struttura per giorni.                                                         «Chiediamo all’Onu, all’Oms e al Comitato internazionale della Croce Rossa di agire immediatamente per salvare le vite di chi si trovano nell’ospedale», è ciò che ha scritto su Telegram Ashraf al-Qudra, portavoce di Hamas.
  • Verso le due di notte circa, le forze israeliane hanno effettuato un bombardamento su un edifico residenziale a Rafah, causando circa 12 morti di cui 6 bambini.

Ma il Ministro della difesa israeliano, come riporta anche il Sole 24 Ore, continua a sostenere che la guerra richiederà tempo, respingendo le richieste di cessare il fuoco.

La situazione a Gerusalemme 

Il conflitto israelo-palestinese ha portato a una riduzione del turismo legato ai pellegrinaggi in Terra Santa. Come riporta Euronews, lo stesso ministero del turismo israeliano, dopo il 7 ottobre, ha dichiarato che il turismo dovrebbe essere limitato. Gerusalemme, città d’interesse sia per israeliani che palestinesi, attualmente non è in condizione di essere visitata. Insomma, il conflitto israelo-palestinese sta influenzando molti settori della nostra vita quotidiana, motivo per il quale bisogna essere più attivi ed interessarsi ad esso come ad ogni altra guerra.

 

Medio Oriente
La mappa del conflitto, la situazione nella striscia di Gaza

 

 

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