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venerdì, Aprile 26, 2024
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Niente lieto fine per Djokovic, il tennista ha perso il ricorso: sarà espulso dall’Australia

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Novak Djokovic sarà espulso dall’Australia. La Corte federale ha respinto il ricorso del tennista numero 1 al mondo. Djokovic, che non è vaccinato, ha perso la battaglia per evitare l’espulsione dal Paese dopo che il governo ha annullato il suo visto per la seconda volta per motivi di salute pubblica.

I giudici della Corte federale hanno respinto all’unanimità il suo appello a rimanere per difendere il titolo all’Australian Open che si aprono domani. “La decisione del tribunale è che la richiesta sia respinta con le spese legali a carico del tennista”, si legge nella sentenza giunta alla vigilia dell’inizio del torneo durante il quale il serbo avrebbe tentato il record del 21° titolo del Grande Slam. (ANSA).

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LE PAROLE DI DJOKOVIC

Questa la prima reazione di Novak Djokovic: “Vorrei fare una breve dichiarazione per affrontare gli esiti dell’udienza di oggi in tribunale. Ora mi prenderò del tempo per riposarmi e riprendermi, prima di fare ulteriori commenti oltre a questo. Sono estremamente deluso dalla decisione di respingere il ricorso contro l’annullamento del mio visto. Questo significa che non posso rimanere in Australia e partecipare agli Australian Open. Rispetto la sentenza della Corte e collaborerò con le autorità competenti in relazione alla mia partenza”.

UN ITALIANO AL POSTO DI NOLE

Nel tabellone dell’Australian Open al posto di Djokovic, che avrebbe dovuto giocare l’ultimo match della prima giornata, entra un italiano: è Salvatore Caruso, numero 150 al mondo. Caruso era stato sconfitto nelle qualificazioni dal giapponese Taro Daniel.

Djokovic ammette: “Sono uscito quando ero positivo”. Rischia espulsione e carcere [ARTICOLO 12 GENNAIO 2022]

Novak Djokovic torna a parlare. E accusa il suo agente di aver commesso un “errore amministrativo” nel compilare per lui la dichiarazione di viaggio all’arrivo a Melbourne. Affermando che il tennista non aveva viaggiato nelle due settimane precedenti al volo per l’Australia. Inoltre, riconosce di aver commesso un “errore di giudizio” non isolandosi dopo essere risultato positivo al Covid.

Le dichiarazioni di Djokovic in seguito allo scandalo

Il numero 1 del mondo ha rilasciato una dichiarazione su Instagram nella notte italiana, nel tentativo di affrontare quella che ha definito “continua disinformazione” sulle sue attività a dicembre. “Voglio sottolineare che ho cercato molto duramente di garantire la sicurezza di tutti e il rispetto degli obblighi di test. Ho assistito a una partita di basket a Belgrado il 14 dicembre, dopodiché mi è stato riferito che un certo numero di persone era risultato positivo al Covid-19. Nonostante non avessi sintomi di Covid, il 16 dicembre ho eseguito un test antigenico rapido che è risultato negativo e, per cautela lo stesso giorno ho anche eseguito un test PCR ufficiale”.

Djokovic ha confermato che il 17 dicembre ha partecipato a un evento di tennis a Belgrado per consegnare premi ai bambini, dopo essere risultato nuovamente negativo a un test rapido. “Ero asintomatico e mi sentivo bene, e non avevo ricevuto la notifica di un risultato positivo del test PCR fino a dopo quell’evento”.

Djokovic ha ammesso di non aver rispettato il periodo di isolamento

Djokovic ha ammesso che, dopo aver ricevuto il risultato positivo, ha comunque frequentato il suo centro di tennis a Belgrado il 18 dicembre. Il tennista aveva un “impegno per un’intervista con L’Equipee “non voleva deludere il giornalista”. Djokovic dice di aver preso le distanze e di aver indossato la mascherina, tranne quando sono state scattate le foto. “Dopo l’intervista, mentre tornavo a casa per isolarmi per il periodo richiesto, ci ho riflettuto e ammetto che questo è stato un errore di giudizio. Accetto che avrei dovuto riprogrammare l’impegno”.

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