A cinque anni esatti dall’inizio della pandemia di Covid-19, l’Italia si prepara al futuro con un nuovo piano pandemico. “Il piano è stato inviato alle Regioni e aspettiamo il loro riscontro” ha dichiarato il Ministro della Salute Orazio Schillaci. “Saranno tutelate le libertà e soprattutto i cittadini“.
Basta Dpcm, le restrizioni solo con le leggi
Il ricordo dei lunghi mesi di lockdown è ancora vivo nella memoria collettiva, così come le polemiche sull’uso massiccio dei Dpcm che hanno segnato le fasi più dure della pandemia. Uno dei punti cardine del testo riguarda l’adozione di eventuali restrizioni alle libertà personali. Il nuovo piano vuole evitare quel tipo di approccio emergenziale: qualsiasi misura limitativa della libertà personale dovrà passare dal Parlamento o essere adottata attraverso atti con forza di legge, nel rispetto della Costituzione.
“È escluso l’utilizzo di atti amministrativi per l’adozione di misure coercitive“, si legge chiaramente nella bozza. Questo significa che eventuali restrizioni, come lockdown o obblighi di isolamento, potranno essere imposti solo in presenza di una pandemia “di carattere eccezionale” e sempre attraverso un iter legislativo trasparente e democratico.
I vaccini restano centrali, ma non sono l’unica arma
Il piano riconosce il ruolo fondamentale dei vaccini, ma con una precisazione importante: non possono essere l’unico strumento di contrasto a una pandemia. I vaccini, quando approvati e sperimentati, sono efficaci e sicuri, ma vanno affiancati da presidi terapeutici e protocolli di cura. La distribuzione dei vaccini dovrà seguire criteri trasparenti e rispettare i principi di equità e uguaglianza, evitando qualsiasi forma di discriminazione. “Nessuno deve essere escluso“, sottolinea il testo.
Un occhio di riguardo per i più fragili e niente allarmismi
Il nuovo piano pandemico dedica particolare attenzione alle categorie più vulnerabili: anziani, ospiti delle RSA, persone affette da patologie rare o croniche, pazienti oncologici, soggetti immunodepressi, persone in condizioni socio-economiche fragili, migranti e detenuti. In caso di scarsità di risorse sanitarie, le decisioni sull’allocazione dovranno essere prese seguendo criteri etici e clinici chiari, garantendo l’equità e il rispetto della dignità di ogni paziente.
Un altro pilastro del nuovo piano è la comunicazione istituzionale. Ogni informazione dovrà essere veicolata in modo semplice, chiaro ed efficace, senza ricorrere a toni drammatici o creare inutili allarmismi. L’obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione sui benefici e i rischi delle misure adottate, puntando su una collaborazione attiva dei cittadini e contrastando la disinformazione.