Home Primo Piano Omicidio Santangelo: al centro del delitto un ‘segreto’ inconfessabile

Omicidio Santangelo: al centro del delitto un ‘segreto’ inconfessabile

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Un segreto inconfessabile. Una diceria che in poco tempo ha fatto il giro di Napoli rimbalzando fino all’area nord. È questo lo scenario in cui si stanno muovendo gli inquirenti per dare un nome e cognome ai responsabili dell’omicidio di Giuseppe Santangelo. Giá nei giorni scorsi la pista che portava a questioni di droga si era fatta più flebile e aveva iniziato ad affacciarsi un’altra e più incredibile ipotesi.L’agguato è avvenuto a San Pietro a Patierno, storica roccaforte della Vanella e dove da qualche tempo si è formato questo nuovo gruppo criminale guidato da ‘a gallina. Si tratta di un ex ras dei Licciardi da poco scarcerato che avrebbe siglato un accordo, un patto d’acciaio con la ‘Nuova Vanella Grassi’ ossia gli eredi di Carmine Grimaldi ‘Bombolone’ da tempo mente economica del gruppo diviso in tre rami ma di fatto subordinati a ciò che viene ormai da tempo deciso tra il Perrone e San Pietro a Patierno (di dove sono originari i tre nipoti di Grimaldi). Una vicinanza che, secondo le forze dell’ordine, risale a quando ‘Bombolone’ fu ucciso perché non era passato dalla parte dei Sacco-Bocchetti. «Lui era il referente a San Pietro a Paterno per i Licciardi nello spaccio di droga. Almeno, era questo che si diceva tra noi», questo quanto dichiarò qualche anno fa il collaboratore di giustizia Giovanni Piana.

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Le indagini
In questo contesto criminale è maturata l’esecuzione di Giuseppe Santangelo. Quello che sembra certo è che l’omicidio sia maturato per questioni passionali (come già anticipato da Internapoli).
Santangelo potrebbe aver pagato con la
vita l’essere venuto a conoscenza di un segreto inconfessabile o addirittura aver cercato di mediare in questioni personali tra ‘pezzi di novanta’ della camorra. L’ambiente criminale del resto è in forte fibrillazione. L’ultimo frame catturato dalle telecamere documenta il transito del veicolo con a bordo i due in una Suzuki Splash in Corso Garibaldi, poi i killer hanno agito nelle vicinanze di San Pietro a Patierno. Lì Santangelo e De Luca sono stati ‘accolti’ da una gragnola di colpi.
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