Stremato anche se decisamente sollevato. È così che appare Leonardo Tanturli, padre del piccolo Nicola cercato per due giorni e che, per fortuna, è stato ritrovato sano e salvo. Il piccolo è stato portato via in elicottero all’ospedale di Firenze, tra le braccia della madre. Lui, invece, è rimasto vicino al figlio di quattro anni, che in questi giorni ha dovuto stare lontano fagli amici. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Leonardo Tanturli ha provato a fare chiarezza su diversi punti.
SULL’ALLARME DOPO DIVERSE ORE – «È stato un errore, riconosco che abbiamo sbagliato. Certo, eravamo molto preoccupati, ma conosco bene la zona. Io e la mia compagna pensavamo di riuscire a trovarlo presto. Dopo alcune ore, visto che lo chiamavamo e non rispondeva abbiamo pensato che si fosse addormentato vicino a casa, così abbiamo pensato che all’alba si sarebbe svegliato e l’avremmo ritrovato. Purtroppo non è stato così, a quel punto abbiamo chiamato il 112».
SULL’ALLONTANAMENTO – «Sì. Vivendo in campagna è abituato a camminare in autonomia, ma finora solo per alcune decine di metri. Non si era mai spinto così tanto. Negli ultimi tempi è cresciuto di qualche centimetro, adesso riesce a raggiungere la maniglia. Deve avere aperto la porta, forse non ci ha trovato e iniziato a cercarci».