20.5 C
Napoli
mercoledì, Giugno 26, 2024
PUBBLICITÀ

Reddito di cittadinanza, in Campania 170mila beneficiari rischiano di perderlo: il motivo

PUBBLICITÀ

Quello del reddito di cittadinanza resta sempre tema caldo per il Governo che sta studiando la misura adatta per ridurre il numero di beneficiari e rimettere nel mondo del lavoro le persone che possono farlo. Una misura che prevede di renderlo permanente per anziani, disabili e persone non autosufficienti. Per gli altri, invece, diventerà un sostegno per determinati periodi, non rinnovabile dopo la prima offerta di lavoro congrua rifiutata. Insomma, bisogna scremare una platea di persone definite ‘occupabili’.

Il reddito di cittadinanza come misura di assistenza permanente solo per anziani, disabili e non autosufficienti. Per tutti gli altri si trasformerà in un sostegno limitato solo ad alcuni periodi, una misura non più rinnovabile dopo la prima offerta di lavoro. Il piano del governo prevede la progressiva perdita del beneficio per quella platea di percettori del sussidio considerata potenzialmente “occupabile”.

PUBBLICITÀ

Una platea che comprende 660mila percettori su tutto il territorio nazionale. Al primo posto tra le regioni c’è la Campania, con un numero di “occupabili” che corrisponde a poco più del 25 per cento del totale. In tutto, circa 170mila beneficiari del reddito di cittadinanza che, dopo i primi 18 mesi, dovranno sottoporsi ad un periodo di formazione e di avviamento al lavoro, con la probabile sospensione dal sussidio. Nel caso in cui il soggetto si trovi ancora senza lavoro al termine del periodo di formazione, sarà possibile ottenere nuovamente il sussidio, ma con un importo ridotto e solo per un periodo limitato. Per il percettore è prevista la decadenza dal beneficio nel caso in cui non accetti un’offerta di lavoro “congrua”. Il progetto mira, dunque, a trasformare il reddito di cittadinanza in un sostegno a tempo determinato, ma lasciando invariata la misura per le categorie “fragili”.

Un dato nazionale che parla di 660mila persone e di questo il 25% si trova in Campania, regione al primo posto in questa speciale graduatoria. Circa 170mila beneficiari del reddito che possono essere immessi nel mondo del lavoro attraverso un periodo di formazione e avviamento al lavoro, dopo i 18 mesi di sostegno.

Sussidio che si può ottenere di nuovo solo se si resta senza lavoro alla fine del periodo di formazione. Non per intero e non per sempre, prevista la limitazione di quantità e tempo.

Un’idea che potrebbe permettere di rimettere in moto chi ne ha la possibilità, evitando di cullarsi sul reddito di cittadinanza. Un’idea che, allo stesso tempo, va a sbattere contro alcune problematiche legate al territorio. Uno di questi riguarda lavoratori scarsamente qualificati, quelli per i quali dovrà essere previsto un periodo di formazione più lungo del normale.

Una buona soluzione che mira a stanare quelle persone che hanno accarezzato la possibilità di vivere di sussidio, ma non certo la soluzione giusta per risolvere un problema atavico, quello del lavoro in Campania.

Per molti il sussidio senza fatica ha rappresentato la soluzione ideale, la realizzazione della possibilità di guadagnare senza sporcarsi le mani o, peggio ancora, di arrotondare attraverso il reddito di cittadinanza.

La correzione del tiro mira a rendere il sussidio un aiuto reale per chi, veramente, non può più lavorare ma vuole continuare a vivere.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Tentata estorsione a Miano, resta in carcere il ras Scognamiglio

Fermo convalidato con applicazione della misura cautelare ma senza aggravante camorristica. Come a dire: non esiste alcun clan Scognamiglio....

Nella stessa categoria

PUBBLICITÀ