Sono ancora in corso gli scavi per il salvataggio del piccolo Julen, caduto nel pozzo da oramai più di 10 giorni. I minatori stanno scendendo piano piano attraverso il tunnel ma stanno trovando difficoltà a causa del terreno, più duro rispetto a quello che ci si aspettava. Sono state trovate infatti delle parti rocciose che hanno costretto i minatori a procedere a delle piccole esplosioni per avanzare. La galleria orizzontale attraverso la quale si cerca di arrivare fino al punto in cui c’è il piccolo Julen. Infatti, anche se il presidente del Vigili del Fuoco Provinciale, Francisco Delgado Bonilla, aveva annunciato questa mattina si era avanzato die due metri dei quattro da percorrere, come ha scoperto il sito SUR, i lavori sarebbero rimasti stagnanti a 1,5 metri poiché la durezza rende quasi impossibile andare avanti.
Per rompere le pareti di quarzite sono necessarie le esplosioni per creare fratture nelle mura dove inserire i martelli pneumatici, ma ad ogni esplosione i minatori sono costretti ad uscire dal tubo per evitare incidenti, ventilare il pozzo e rimuovere i detriti prima di continuare.