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domenica, Giugno 16, 2024
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Scappano senza pagare il banchetto di nozze, anche il matrimonio era finto

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Festeggiamenti e gioia per un matrimonio che in realtà, per lo Stato italiano, non è mai avvenuto la storia dei due finti sposini non finisce di sorprendere; dopo il “finto” matrimonio scappano senza pagare il banchetto di nozze.

Le “nozze” mai avvenute per lo Stato italiano

Un uomo di 40 anni è scomparso insieme alla compagna polacca di 25 anni dopo aver consumato il pranzo al ristorante “La Rotonda” di Boville Ernica senza saldare il conto. Pare che in nessuno dei due Comuni coinvolti, ne’ Ferentino, dove l’uomo era tornato a risiedere ufficialmente da luglio, ne’ Boville dove si è celebrato il rito, siano mai avvenute le ‘pubblicazioni’ di matrimonio. Né sono giunte richieste di registrazione da parte di altri enti.

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Le immagini delle nozze, celebrate il 27 agosto nello stesso locale, sono pubblicate sui social dai familiari dell’uomo che nel frattempo è scomparso. A celebrare le nozze è un sacerdote che alla Diocesi di Frosinone nessuno conosce. A detta degli sposi il sacerdote non era di zona, lo avrebbero fatto arrivare direttamente dalla Germania ed è un luterano.

La celebrazione delle nozze pare non avere niente di diverso da qualsiasi altro matrimonio di stampo “occidentale”; la sposa accompagnata dal padre, la figlia in prima fila ed il sacerdote a sigillare il ‘si‘. Tutto “canonico” se non fosse per il fatto che ufficialmente non è mai stato celebrato secondo le regole dello stato civile italiano.

L’uomo sarebbe andato un paio di volte in Comune a Ferentino per chiedere la procedura delle nozze. All’ente ha poi presentato un contratto d’affitto e ha ottenuto residenza e documento d’identità nel mese di luglio. La compagna invece non ha mai presentato documenti. Per questo l’uomo si è rivolto al parroco di Sant’Antonio, sempre a Ferentino.

Le parole del sacerdote e del ristoratore 

Ricordo che è venuto qui, come no, un paio di volte. Ma gli ho spiegato qual era la procedura e non l’ho più visto. C’era anche la compagna in un’occasione, mi chiesero pure come fare per celebrare le nozze in un luogo diverso dalla Chiesa, spiegai che per noi non era possibile e comunque mancavano sempre i documenti che avevo chiesto. Quando ho letto della vicenda ho capito subito” racconta il sacerdote.

Vista l’intenzione iniziale, che i due pare avessero, di rendere “ufficiale” per lo stato italiano le nozze, una delle ipotesi è che i due avessero già organizzato tutto e senza documenti abbiano semplicemente fatto una cerimonia laica. In attesa un giorno di formalizzare il legame. L’altra ipotesi invece è che le nozze siano state un modo per intascare i regali in denaro e poi sparire, come di fatto è stato. L’uomo ha detto al ristoratore che avrebbe saldato il conto direttamente dalla Germania, dove doveva tornare subito per motivi di lavoro. “Ma il bonifico non è mai arrivato” spiega il titolare del ristorante.

“Oggi pago tutto”, lo sposo ricercato telefona dalla Germania. Ma al comune di Ferentino il matrimonio non risulta

Giura di voler pagare e che entro il pomeriggio invierà il bonifico con la somma mancante per saldare il conto: si è fatto vivo dalla Germania il carrozziere ciociaro Manolo Prioretti , 40enne scomparso dopo il matrimonio con la modella 25enne Svenja Andrae celebrato a fine agosto con una cena a base di pesce in un ristorante della zona.

In mattinata ha chiamato l’avvocato Antonio Ceccani del foro di Frosinone per chiarire la vicenda.

“Nel pomeriggio mando il bonifico con tutta la parte mancante. Ma i conti non sono quelli che hanno raccontato: il conto del matrimonio era di 7.400 euro. Prima di partire gli ho dato 3.750 euro per un banchetto con 74 adulti e 15 bambini”. Al legale, ha inviato un appunto con il preventivo fatto e con la parte anticipata.

Prioretti ripete che sia tutto un equivoco e che non avesse intenzione alcuna di sparire senza pagare: all’avvocato ha spiegato che si è trasferito in Germania dove la moglie Svenja ha un lavoro. E che lì si stanno costruendo la loro vita. “Il mio cliente mi ha spiegato che era tranquillo e non immaginava che il ristoratore Enzo Fabrizzi pensasse ad un imbroglio – spiega all’Ansa l’avvocato Ceccani -. Perché in Ciociaria sono rimasti tutti i fratelli e le sorelle ma soprattutto perché ritiene che ci fosse un tacito accordo per pagare poco alla volta i circa 4mila euro ancora mancanti”.

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