Un legame che va oltre l’amicizia, quello tra l’ex sindaco di Sorrento Massimo Coppola e Raffaele Guida, noto come “Lello il sensitivo”. Un rapporto che dalle sedute di lettura delle carte è arrivato fino al cuore delle indagini sugli appalti pubblici. È quanto emerge dall’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Torre del Greco sulle presunte irregolarità nell’assegnazione degli appalti nel comune costiero.
Coppola si sarebbe più volte recato dal “sensitivo” per farsi consigliare non solo sul futuro, ma anche sulle persone con cui si trovava a lavorare. Questo filo conduttore tra riti esoterici e affari pubblici ha spinto gli inquirenti a contestare a entrambi gravi accuse: ieri la Guardia di Finanza ha notificato ai due un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Davanti al gip di Torre Annunziata, Maria Concetta Criscuolo, nessuno dei sei indagati convocati ha voluto rispondere. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, compresi Coppola (assistito dall’avvocato Giovanbattista Pane) e Guida (difeso dall’avvocato Valerio Alfonso Stravino), ritenuto figura centrale non solo per il suo ruolo occulto, ma anche per la sua funzione di intermediario tra l’ex sindaco e gli imprenditori coinvolti.
Su di loro pesano ben 14 capi d’accusa. Insieme a loro, risultano indagati anche Luigi Todisco e i due cugini omonimi Aniello Vanacore, di 32 e 43 anni, rappresentanti di due società al centro delle indagini.
L’amicizia tra Coppola e Guida sarebbe nata anni fa, quando l’ex sindaco era ancora universitario e frequentava la casa del sensitivo a Santa Maria a Vico, nel Casertano. Anche allora si rivolgeva a lui per conoscere il futuro attraverso le carte. Un rapporto che non si è mai interrotto, neanche quando Coppola è diventato primo cittadino e ha continuato a chiedere “rassicurazioni” sulle persone con cui si confrontava.
Gli interrogatori proseguiranno domani per gli altri indagati per i quali il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere. Alcuni si trovano a Poggioreale, uno in Lombardia.