Una coppia di sposi con un viaggio di nozze pagato ben 12.000 euro, somma scomparsa insieme alla prenotazione. Interi nuclei familiari convinti di recarsi in diversi villaggi e località balneari del Sud Italia per trascorrere un’estate serena e invece costrette a rimanere a Ferragosto a Napoli, con migliaia di euro impegnati di punto in bianco volatilizzatisi sempre perché non risultavano prenotazioni a loro nome. E ancora: un gruppo di 25 famiglie, comprese da quelle formate da bambini con disabilità, disperate per non poter regalare un po’ di svago ai figli già sofferenti a causa di lunghi periodi di chiusura dovuti al lockdown. Senza dimenticare i giovani decisi a trascorrere all’estero alcuni giorni e ritrovatisi senza biglietto di ritorno e per questo bloccati all’estero dalla Grecia alla Spagna.
L’agenzia di viaggi di via Luigi Settembrini che si sospetta abbia truffato numerosi clienti per svariate centinaia di migliaia di euro, avrebbe adottato la stessa tecnica delle finte prenotazioni a una platea diversificata degli aspiranti viaggianti. Svariate decine le denunce alla Questura di Napoli, parte delle quali visionate dal nostro sito, con le indagini in corso. Intanto, l’ufficio dell’agenzia pressi di via Duomo è chiuso da venerdì e della coppia di gestori nemmeno l’ombra. Pare essersi volatilizzata.
La testimonianza di Ciro
Internapoli.it sta raccogliendo diversi racconti di chi si è rivolto alla stessa agenzia per viaggiare, invano. Ciro Manzone ha impegnato già circa 1500 euro per un viaggio negli Stati Uniti a gennaio del 2022 di cui non c’è traccia. Afferma: «Mi sento moralmente responsabile, sto male per aver indirizzato il gruppo di 25 famiglie ad andare all’agenzia per prenotare delle vacanze estive. Mai potevo immaginare una cosa del genere e di questa portata. Sto male soprattutto per quei bimbi con disabilità a cui è stata negata una vacanza, una cosa vergognosa».
Il viaggio negli Usa
Ciro parla della sua disavventura personale con l’agenzia. «Per il gennaio 2022 avevo comprato da quest’agenzia un pacchetto composto da volo e albergo per viaggiare negli Usa. L’importo totale era di 3300 euro, di questi 1500 versati per l’acconto. Io, come tantissime persone componenti di famiglie a cui è toccata la stessa sorte, ho sporto denuncia nella speranza di vedermi restituire i soldi».
L’amarezza
Manzone partirà oggi con moglie e figli per un villaggio vacanze della Calabria. «Ho il morale a terra e pochissima voglia di spostarmi dopo quanto successo. Lo faccio soprattutto per far svagare i miei figli. Non ho vergogna a dire che se avessi incontrato i titolari dell’agenzia di viaggio, avrei reagito male mettendogli le mani a dosso. Dinanzi la Questura – aggiunge Ciro – ho visto facce sconvolte e arrabbiate. C’è chi ha impegnato 12.000 euro per un viaggio di nozze, saputo di persone rimaste in terra straniera perché non risultava prenotato regolarmente il biglietto di ritorno dell’aereo e bloccati all’estero. In altri casi, i clienti si sono ritrovati senza alloggio».
La posizione di una dipendente dell’agenzia
Non solo i clienti. A quanto pare a essere coinvolta dal presunto piano di sparizione dei soldi architettato dai titolari dell’agenzia di via Settembrini, anche una loro dipendente a cui è toccato lo sfortunato compito di appurare con i tour operator che le prenotazioni delle decine di viaggianti in realtà non erano tali. La donna, sentita in Questura, lamenterebbe il mancato pagamento dello stipendio. La dipendente sarebbe stata sentita in Questura nelle scorse ore per fornire la propria versione dei fatti, anche lei teme di essere stata truffata.
I titolari dell’agenzia spariti
È emerso un arresto e una condanna quasi 15 anni fa a carico dell’uomo a capo dell’agenzia di via Luigi Settembrini di cui si sono perse le tracce. Stessa cosa, come già scritto ieri da InterNapoli.it, della donna che avrebbe preso con sé la figlia dalla casa dell’ex marito senza un consenso scritto forse per fuggire altrove. «Il telefonino dell’uomo squilla ma a vuoto. Il cellulare della donna, invece, risulta da giorni staccato. Chissà dove si sono cacciati» conclude Ciro Manzone.