9.4 C
Napoli
giovedì, Aprile 25, 2024
PUBBLICITÀ

Sporcizia, torre a rischio crollo e prostituzione, i residenti di di via Cesare Rosaroll: “Siamo abbandonati”

PUBBLICITÀ

La crepa al centro, ampia almeno 10 cm, è il segnale più tangibile dell’abbandono di questi anni. Non è l’unico, a dire la verità. Basta avvicinarsi alla griglia sul ciglio della strada, piazzata dopo il crollo di diversi anni e mai più eliminata, per rendersene conto. All’interno del perimetro di sicurezza di questa barriera in metallo, peraltro danneggiata, vengono sovente gettati grossi quantitativi di spazzatura rimossi a intervalli di tempo irregolari. Inutile il cartello “vietato il deposito”. Ma non è tutto. Impossibile non notare sempre nello stesso punto anche un pezzo di segnaletica verticale di colore blu dedicata a pedoni e ciclisti oramai semi distrutta, un altro che recita “strada chiusa” oltre a una manciata di pesanti massi sollevati dall’asfalto dopo i lavori al manto stradale effettuati in passato. Poco più in là, altro ingrediente del deturpamento: una catena attaccata a un palo tiene fermo un contenitore utilizzato dagli ambulanti del posto per vendere le spighe.

La Torre di San Michele, risalente all’epoca angioina, situata tra via Cesare Rosaroll e Salita Pontenuovo nei pressi della Chiesa di San Gioacchino a Pontenuovo, nel quartiere San Lorenzo a Napoli, rischia di collassare a causa dell’incuria. La torre, che prende il nome dal culto cattolico dell’Arcangelo Michele, è forse l’ultimo vero ricordo rimasto vivido in zona dell’antica cinta muraria eretta nella seconda metà del ‘1400 quando gli angioini dominavano Napoli. Sulle varie facciate in piperno si possono scorgere, guardando in questo caso con maggiore attenzione, simboli e messaggi esoterici: tutti elementi che basterebbero per curarla. Ma la realtà è ben diversa.

PUBBLICITÀ

La denuncia

Negli anni si sono moltiplicati appelli soprattutto alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio affinchè si intervenisse. Sino ad ora, nulla è cambiato. «Ci vorrebbe poco per comprendere il valore della torre di San Michele. In qualsiasi altra città sarebbe valorizzata mentre qui a Napoli versa in condizioni pietose. Siamo nel periodo del Maggio dei Monumenti e sarebbe stata un’occasione per farla visitare, ma niente da fare». A dirlo è Armando Simeone, consigliere della Quarta Municipalità che ricorda di aver «inoltrato alla Soprintendenza segnalazioni di pericolo per l’incolumità pubblica e privata. Sono passati dei mesi da quella missiva in cui ricordavo i crolli degli anni scorsi e quelli che potrebbero verificarsi. Tutto inutile, non ho mai ricevuto risposta. Intanto, per automobilisti, centauri e pedoni transitare nei pressi della Torre di San Michele costituisce ancora oggi un pericolo». 

Lo scoramento di commercianti e residenti

I commercianti e i residenti della zona dell’area di via Cesare Rosaroll, constatano giorno per giorno lo stato pietoso della Torre San Michele. «Inutile negare, il rischio crollo esiste ancora oggi. Guardate la crepa, le buche, l’abbandono. Come si fa a stare tranquilli? Qualcuno potrebbe farsi male visto che qui passano ogni giorno motorini, macchine, pedoni» affermano a InterNapoli.it diversi esercenti. Loro stessi, insieme ai residenti di buon cuore, si sono in passato armati di ramazza e scope per ripulire la spazzatura alla base della torre. «Gli incivili, qualcuno anche del posto, se ne fregano dell’ambiente – afferma Luigi, un residente che ha partecipato alla pulizia straordinaria – abbiamo recuperato e gettato correttamente un quantitativo di rifiuti enorme. Ci vorrebbero i controlli delle autorità, non possiamo intervenire sempre noi».

All’abbandono della torre di San Michele si aggiunge il caos del parcheggio selvaggio, del mancato rispetto dei divieti e degli stop da parte di chi guida moto e auto soprattutto proveniente da via Pontenuovo, via Eduardo De Filippo e via Cesare Rosaroll in direzione Salita Pontenuovo e via Carbonara. «Non sono bastate le multe dei vigili urbani, che pure ci sono state. Quasi subito è tornata l’anarchia con gli Stop non rispettati e sosta vietata» aggiunge Luigi.

La prostituzione sul posto

Attorno a via Cesare Rosaroll, tra Salita Pontenuovo, via Santa Maria a Formiello e dintorni da anni va avanti un giro di prostituzione all’interno di “bassi” e piccoli appartamenti alcuni dei quali incastonati in vicoli e stradine strette conosciuti dagli habituè del sesso a pagamento. Diversi gli interventi e i controlli delle forze dell’ordine ma l’attività che vede coinvolte soprattutto donne di origine africana e provenienti dal Centro America costrette a vendere il proprio corpo per sopravvivere, prosegue.

Qualcuno che risiede nella zona, che ogni giorno convive con questa realtà suo malgrado, ci racconta: «Siamo talmente abituati al viavai di clienti che oramai spesso possiamo calcolare anche i minuti tra un rapporto sessuale consumato e l’altro soprattutto di domenica pomeriggio, quando le strade sono deserte. E allora la domanda è d’obbligo: qual è l’intervallo di tempo? «A Salita Pontenuovo ad esempio, la media è di 13 minuti, al massimo 15. Lo abbiamo calcolato su diverse giornate, siamo certi di quanto affermiamo». In questo caso, però, il detto “provare per credere” non dovrebbe valere visto l’inferno che ogni giorno affrontano decine di donne spesso senza alternativa alla prostituzione per racimolare qualche spicciolo per sopravvivere.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatino
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale e di cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per il quotidiano Roma, il più antico giornale napoletano, di InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore.
PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Stangata per il clan Sorianiello, per il gruppo della ’99’ quattro secoli di carcere

Quasi quattro secoli di carcere. Una vera e propria mazzata per il clan Sorianiello, gruppo attivo nella zona 99...

Nella stessa categoria