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sabato, Aprile 20, 2024
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Taverna del Re ‘area agricola’ e ritorno dell’Alifana, i paradossi del Ptc sollevati da Confabitare

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Una serie di osservazioni e di criticità quelle sollevate dalla delegazione del centro studi ‘Edilizia e Urbanistica’ di Confabitare Villaricca Napoli Nord e presentata alla Città Metropolitana di Napoli sul Ptc del Comune di Giugliano. Nello specifico gli architetti Raffaele Ciccarelli e Vincenzo d’Errico in un documento molto dettagliato hanno inviato deduzioni, suggerimenti e Proposte al suddetto PTC, anche al fine di fornire nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi.

“Innanzitutto la proposta di PTC è anacronistica visto che è datata 2013. Anche dal confronto con le precedenti versioni succedutesi a partire dal lontano 2007 (PTCP), non risultano, infatti, sostanziali differenze di contenuto nonostante il considerevole lasso di tempo trascorso (più di un decennio), ciò contrastando palesemente con i presupposti dottrinali della Pianificazione Urbanistica, che esige un quadro conoscitivo di analisi – studi di rilievo e ricognizioni degli stati di fatto – quanto più aggiornato possibile”.

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Inoltre secondo Confabitare “Il PTC non ha tenuto in debita considerazione l’emergenza per l’inquinamento ambientale di “Taverna del Re” nel territorio dell’Area Giuglianese. Al riguardo, la problematica non trova riscontro, né citazione, sia nella Relazione che nelle Norme Tecniche di Attuazione allegate al PTC, cosicché per la zona interessata è addirittura disciplinata ai sensi dell’art. 47 NTA trattandola come una normale “Area agricola di particolare rilevanza paesaggistica. Ciò in palese contraddizione con le evidenti criticità biochimiche dei territori contaminati, ampiamente avallate e rappresentate nei numerosi studi condotti sulla fertilità dei terreni e sulla bontà delle sottostanti falde acquifere. Le informazioni sui dati ambientali riguardanti la c.d. Area Vasta di Giugliano, basati sugli allarmanti risultati scientifici ampiamente diffusi dai Media nazionali ed oggetto anche di Interrogazioni Parlamentari, rendono evidente la assoluta inopportuna utilizzazione di tali zone ai fini agricoli per numerosi decenni futuri.
Ad ulteriore prova, si riscontra dalla documentazione del PTC che le tematiche “Taverna del RE” ed “ecoballe” sono state trattate tardivamente e solo in un secondo momento, in modo superficiale e marginale, nel Rapporto Ambientale e Studio di Incidenza (VAS e VIA) del 2014.

Inoltre viene rivelata “l’incongruenza relativa ai Nodi e Reti ferroviarie: il tracciato del “Tram provinciale” di collegamento fra i comuni di Giugliano e Marano, ricalcante l’antico tracciato della ferrovia ex Piedimonte d’Alife, si ritiene inattuabile per la sopravvenuta indisponibilità delle relative aree demaniali, conseguente alla ultradecennale appropriazione, da parte di diversi soggetti, sia delle Stazioni che delle sedi ferroviarie. Infatti, spesso le sedi ferroviarie sono state addirittura occupate da fabbricati e manufatti edilizi o comunque trasformate irreversibilmente, come, ad esempio, nel caso della demolizione del cavalcavia ferroviario sulla Circumvallazione Esterna di Napoli nel Comune di Villaricca”.

Nell’ottica del riassetto degli insediamenti edilizi esistenti, propone alternativamente interventi talvolta indicati come “Riqualificazione” e talvolta indicati come “Ristrutturazione Urbanistica”, “si chiede di meglio esplicitare le suddette definizioni e precisare eventuali differenziazioni sostanziali, dettagliandone le rispettive norme disciplinanti. All’uopo sarebbe opportuno delineare un quadro esemplificativo entro il quale definire l’applicazione dell’una o dell’altra metodologia di intervento. Considerata la diffusa presenza sul territorio di agglomerati edilizi realizzati, a vario titolo, entro i limiti di aree assoggettate a norme vincolistiche, si chiede di analizzare opportunamente la tematica per fornire direttive compiutamente esplicitate relative alle appropriate modalità per interventi ambientali di “Riqualificazione“ dei suddetti agglomerati edilizi con criticità urbanistiche, al fine di fornire validi strumenti e/o criteri progettuali/architettonici per il recupero dei territori nel rispetto dei principi generali di salvaguardia paesaggistica e di riqualificazione ambientale”.

Alcune di queste osservazioni sono state fatte proprie dal M5S di Giugliano che ha presentato una serie di controdeduzioni alla Città Metropolitana.

 

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