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venerdì, Aprile 25, 2025
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Vomero, nuovo mega-parcheggio interrato di 4 piani: arriva il secco no dei residenti

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Monta la protesta al Vomero per la realizzazione di un nuovo parcheggio interrato. Nello specifico il progetto prevede la nascita di una nuova mega-autorimessa sotterranea di 4 piani – per una capienza totale di ben 64 box auto pertinenziali, 16 per piano – in piazzetta Durante, in corrispondenza dell’ingresso del cinema Plaza in via Michele Kerbaker.

Cosa prevede il progetto?

Il progetto è stato presentato in consiglio municipale della V Municipalità di Napoli Vomero-Arenella – il quale non si è svolto nei giorni precedenti a causa della mancanza del numero sufficiente legale. Nel dettaglio il piano prevede infatti un parcheggio automatizzato dotato di impianto di video-sorveglianza e di sistema antincendio, oltre che di colonnine di allarme a pulsante e con citofono. Le auto potranno accedere ai box auto in via Antonio Sacchini, mentre sbucheranno in via Kerbaker. Invece l’accesso pedonale alla struttura sarà consentito da un’ascensore di vetro – accanto ad altre per disabili – che sorgerà proprio al centro della piazza.

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Ad oggi proprio in quell’esatto luogo si trova un’aiuola, impreziosita da alcune piante e alberi secolari, tra cui la Palma di San Pietro (Chamaerops humilis) e l’Albero di Giuda (Cercis siliquastrum). Dunque, al fine di garantire l’attuazione del progetto, questi alberi saranno prelevati e spostati temporaneamente in via Camaldolilli, per poi essere ripiantati in piazzetta Durante al termine dei lavori.

Per quanto riguarda invece il traffico urbano, i sensi di marcia e le dimensioni delle strade che confluiscono nella piazzetta – via Michele Kerbaker, via Giovanni Donadio e via Antonio Sacchini – non subiranno variazioni. Stando a quanto si legge in una nota pubblicata da Palazzo San Giacomo “il progetto si propone di contribuire alla risoluzione della congestione da traffico veicolare, di conseguente riduzione della polluzione e costituisce occasione di riqualificazione urbana“.

Il cronoprogramma

Ma quali sono i tempi previsti dal Comune? Secondo quanto si apprende dal cronoprogramma reso noto, si prevede attualmente la fine dei lavori tra 30 mesi. Dunque i lavori si svolgeranno in circa due anni e mezzo. Durante questo periodo di tempo, 4 mesi saranno necessari per realizzare un solaio di copertura, delle paratie e per spostare i sottoservizi. Poi, altri 20 saranno dedicati alla realizzazione di livelli sotterranei, e altri 4 ancora alla sistemazione superficiale, durante la quale si effettueranno anche gli ultimi ritocchi sull’arredo. Infine ci sarà la fase del collaudo, che richiederà ulteriori 2 mesi.

Il secco e deciso “no” dei residenti del Vomero

Tuttavia non pochi sono stati gli appelli dei giorni scorsi dei residenti al Comune, e in particolare a Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, volti a scongiurare la realizzazione di una simile opera nel quartiere collinare. “I cantieri dovrebbero durare due anni e mezzo circa. Per cui possiamo ben immaginare i disservizi che un simile intervento potrebbe determinare non soltanto ai residenti, ma anche alle attività commerciali di cui quest’area del Vomero è ricca“, ha affermato Mauro Borghi, che nei giorni scorsi si è battuto insieme a molti altri vomeresi gridando “no” alla realizzazione del mega-parcheggio. Non pochi sarebbero infatti i disagi che gli esercizi commerciali e i palazzi adiacenti potrebbero vivere durante gli interventi, che sarebbero costretti anche a rimanere senza elettricità in determinate ore del giorno a causa dei lavori.

Le fragilità del sottosuolo

Da non sottovalutare, inoltre, sono i pericoli per la zona e per i palazzi adiacenti, considerati gli spostamenti tellurici e il momento estremamente critico che stiamo attraversando alla luce degli eventi legati al bradisismo. Da quel che so circa 10-15 anni fa ci sono stati dei rilievi, e non mi sembra che abbiano sortito effetti positivi. Anche se non sono un tecnico, ma un semplice cittadino, ritengo che non ci siano proprio i presupposti per realizzare una simile opera, mi sembra tutto campato in aria. E come me la pensano molti altri residenti della zona“, ha proseguito Borghi, ponendo l’attenzione sull’estrema fragilità del terreno che dovrebbe ospitare la struttura, messo a dura prova dalle forti scosse dei giorni scorsi con epicentro nell’area dei Campi Flegrei.

Ingenti sono stati del resto i danni che i palazzi limitrofi hanno registrato, dal momento che è stato rilevato il crollo di cornicioni e di calcinacci in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 4.6 avvenuta nella notte dello scorso 13 marzo. Ed è proprio alla luce di ciò che è stata richiesta anche un’indagine da parte della Procura della Repubblica di Napoli, che possa fare luce sulle criticità e sulle complessità della vicenda.

La petizione online

Su internet ho lanciato insieme ad altri residenti del Vomero una petizione volta a raccogliere numerose firme al fine di scongiurare gli interventi dell’amministrazione comunale nell’area. Qualche giorno fa si sarebbe dovuto tenere un incontro alla circoscrizione Vomero in Via Morghen, ma è saltata l’assemblea perché il numero tra consiglieri e assessori non era sufficiente. La gente, tuttavia, c’era eccome: c’erano molte persone che abitano nel mio stesso palazzo e altri residenti della zona. Immagino che la nostra risposta futura sarà compatta, di partecipazione“, ha concluso Mauro, a proposito della raccolta firme disponibile online, che dimostra quanto i cittadini della municipalità collinare siano uniti e coesi in questa “battaglia” contro le istituzioni comunali.

La reazione del comitato Rete No Box: “Basta opere di scavo al Vomero”

Accanto alle proteste dei residenti, anche numerosi comitati hanno avuto voce in capitolo. “La preoccupazione dei residenti per uno scavo di così grosse dimensioni, a poche decine di metri dal luogo della voragine di febbraio 2024 in Via Morghen, in uno spazio angusto e vicinissimo alle fondamenta degli edifici (la normativa vigente prevede che le paratie dello scavo possano giungere fino ad 1,5 mt dal profilo dei palazzi), ha fatto scattare l’allarme“, si legge in un post pubblicato dal comitato Rete Sociale No Box, presieduto da Franco di Mauro.

La vicenda va inserita in un quadro più ampio in cui sono previste o già decise opere di scavo e/o di sterro per realizzare parcheggi o box privati interrati: Piazza degli Artisti, Via Domenico Fontana, Via Bonito, Piazzetta Durante, Stadio Collana, Via Aniello Falcone solo per citare i più recenti. In questo scenario apriamo la Vertenza Vomero con il Comune allo scopo di contrastare questa visione autocentrica ed invasiva dell’Amministrazione Comunale che ha al centro il consumo di suolo a beneficio di pochi“, prosegue il comitato.

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