Poco meno del 40% delle imprese italiane manifesta un qualche genere di difficoltà nel fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel primo trimestre del 2009. Questi i risultati di una ricerca su “Credito e PMI” realizzata dal Centro Studi di Confcommercio, in collaborazione con Format Ricerche di Mercato, e presentata oggi a Milano.
Il 6% circa delle imprese non è stata in grado di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel primo trimestre del 2009. Le imprese che più delle altre hanno manifestato un qualche genere di difficoltà nel riuscire a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario sono state quelle del commercio, le microimprese, residenti nelle regioni del Meridione.
L’analisi in previsione del fabbisogno finanziario delle imprese del commercio, dei servizi e del turismo evidenzia un leggero miglioramento della situazione: l’indice del fabbisogno finanziario per il secondo trimestre 2009 è pari infatti a -1,0% rispetto al primo trimestre 2009. La previsione rilevata nel corso del quarto trimestre 2008 sul primo trimestre 2009 era pari al -8,2%.
Solo il 15% delle imprese prevede un miglioramento nel secondo trimestre. Le imprese più pessimiste per il prossimo trimestre sono risultate quelle del commercio e dei servizi, le piccole imprese, medie e grandi imprese, sia delle regioni del Centro Italia sia di quelle del Meridione.
Le cause principali delle difficoltà legate al fabbisogno finanziario sono costituite dai ricavi insufficienti (48,6% delle imprese che hanno avuto un qualche genere di difficoltà), dalle entrate irregolari e/o in ritardo (42,1% delle imprese che hanno avuto un qualche genere di difficoltà) e dalle entrate “sicure” ma in ritardo (24,5% delle imprese che hanno avuto un qualche genere di difficoltà).
Quanto alle politiche adottate dalle imprese in difficoltà, il 48,1% è costretta a pagare in ritardo i fornitori, il 29,7% ricorre allo scoperto di conto corrente presso le banche o altri operatori finanziari non-bancari, il 22,9% ricorre ad “altri canali” di finanziamento. (La Repubblica.it)
Relativamente all’andamento dle credito nel primo trimestre, diminuiscono sia la domanda di credito in generale da parte delle imprese (il 72,3% non ha richiesto alcun fido nel primo trimestre e non lo farà nemmeno nel secondo), sia la percentuale di imprese che ha visto accogliere la propria richiesta di fido; e sono sempre più numerose le imprese che hanno ricevuto un ammontare inferiore a quello richiesto (dal 9,7% del quarto trimestre 2008 al 14,5% del primo trimestre 2009) e quelle ancora in attesa di conoscere la risposta della banca riguardo la propria richiesta di finanziamento (dall’8,6% al 14,2%).
Non si registrano, invece, particolari problemi né per quanto riguarda la quantità e la durata temporale del credito, né per i costi di finanziamento e di istruttoria; unica eccezione, un inasprimento delle garanzie richieste dalle banche.
Le maggiori difficoltà, sia per quanto riguarda la capacità di far fronte al proprio fabbisogno finanziario sia per l’accesso al credito, sono avvertite, in particolare, dalle microimprese del commercio residenti nel Mezzogiorno.