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la settimana dell’8 ottobre 2003

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Muore in un incidente stradale, donati gli organi

GIUGLIANO – Un uomo di 39 anni, Nicola Gargiulo, originario di Calvizzano, è morto in seguito ad un incidente stradale sulla Domiziana. Il 39enne si è spento dopo tre giorni di coma all’ospedale «Santa Maria delle Grazie» di Pozzuoli. Inutili i tentavi dei medici di strapparlo alla morte. I familiari hanno autorizzato l’espianto degli organi: donati cuore, fegato, reni e cornee. I funerali si sono svolti mercoledì sera nella chiesa «San Biagio» di Mugnano, dove viveva.
La morte dell’uomo ha acceso un piccolo giallo. A Qualiano, dove il 39enne lavorava, si parla di una disgrazia in un cantiere edilizio, anziché di un incidente stradale. Un’ipotesi che, però, non è stata confermata dai sanitari del nosocomio puteolano.
A Giugliano, invece, un giovane automobilista di 27 anni è morto per un terribile scontro sulla circumvallazione esterna. Antonio Iodice, residente in via Campopannone, è spirato sul colpo.

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Arrestato latitante del clan Mallardo
Cercava il fidanzato della figlia a Castelvolturno

GIUGLIANO- Donato Taglialatela, latitante del clan Mallardo di Giugliano, è stato arrestato martedì mattina a Castelvolturno dagli uomini della guardia di finanza di Mondragone. L’uomo – agli arresti domiciliari per spaccio di droga – si era reso irreperibile da oltre un anno. Una storia complicata, la sua. C´è di tutto: camorra, amore, mistero. Taglialatela (fratello di quell’Enrico Taglialatela, il trans arso vivo e ucciso da due balordi di Poggioreale nella notte del 19 agosto 2003) si trovava nel Casertano per ritrovare il fidanzato della figlia, il futuro padre del suo primo nipotino. Si tratta di Emanuele Riccio, il giovane di Giugliano scomparso nel nulla lo scorso 12 settembre. Le fiamme gialle non gli hanno lasciato scampo. Lo hanno pedinato, hanno seguito le sue tracce fino alla cattura. Quando si è visto circondato, Donato Taglialatela non ha trovato di meglio da fare che tentare un´improbabile fuga a bordo di un’automobile. Tutto inutile. Ai suoi polsi sono scattate le manette, il trasferimento al carcere circondariale di Santa Maria Capua Vetere è stato disposto in pochi minuti.


Qualiano, sequestrato il palazzo del boss

QUALIANO – Continuano i controlli di carabinieri e polizia municipale contro l’abusivismo edilizio. Nel mirino dell’Arma, questa volta, è finito il palazzo del boss di Qualiano, Nicola Pianese, detto «O’ Mussuto». I carabinieri hanno posto sotto chiave lo stabile fuorilegge di via Giuseppe Di Vittorio e denunciato la consorte del capoclan, Raffaela D., 41 anni, intestataria del manufatto. Nei guai anche due operai pizzicati al lavoro. Lo stabile – secondo le stime dei militari – varrebbe all’incirca 200mila euro. La cosca dei Pianese, alleata con i Mallardo di Giugliano e dunque con l’Alleanza di Secondigliano, controlla il traffico di stupefacenti, il gioco clandestino ed il racket a Qualiano. Attualmente «O’ Mussuto» è in cella per associazione a delinquere di stampo camorrista. Diversi gli arresti «eccellenti» compiuti in questi mesi ai danni del clan. Dietro le sbarre sono finiti Pasquale Russo (marzo 2003) ed Armando Alderio (agosto 2003).


Spari al camionista, il giudice rinvia l’udienza preliminare

GIUGLIANO – E’ stata rinviata al prossimo 28 ottobre l’udienza preliminare nei confronti di Nicola Galzerano, 68 anni, originario di Eboli, accusato di tentato omicidio nei confronti di un camionista di Giugliano, il 37enne Marcello Bennato. Il legale del 68enne ha infatti criticato la mancata trasmissione della costituzione di parte civile della vittima. Circostanza questa che ha spinto il gup Di Matteo a rinviare l’udienza. L’episodio risale al 24 aprile scorso, in via San Giovanni, all’altezza del Bar Moderno. Il titolare del locale, Nicola Galzerano, esplose un colpo di pistola dalla sua calibro 7,65 contro Marcello Bennato: tra i due, poco prima, c’era stata una discussione per il parcheggio del grosso automezzo, proprio davanti al bar. L’autocarro – a detta del barista – «toglieva aria e luce» al modesto esercizio e gli «distoglieva i clienti».


Contraffazione di marchi famosi, sequestrata fabbrica

MUGNANO – Una fabbrica specializzata nella contraffazione di marchi famosi è stata sequestrata dalla Guardia di Finanza a Mugnano. Tre persone sono state denunciate. L’operazione è stata portata a termine dai finanzieri della compagnia di Giugliano. Nel laboratorio dedito alla contraffazione per la realizzazione di griffes di alta moda si lavorava senza sosta. Le fiamme gialle hanno colto in flagranza di reato i tre responsabili, denunciati a piede libero, e sottoposto a sequestro la fabbrica ed i macchinari adoperati. Nel deposito sono stati trovate, oltre a sofisticate attrezzature utilizzate per la lavorazione e l’incisione dei falsi loghi, numerosi articoli di pelletteria con false griffes destinati ad alimentare l’illecito mercato della contraffazione. E’ di circa 50mila euro il valore della merce sequestrata.


Mugnano, in manette tre truffatori
MUGNANO -Acquistano elettrodomestici esibendo documenti contraffatti, banda di truffatori finisce in manette. Dietro le sbarre Antonio Franzese, 26 anni, Pietro Di Perna, 19 anni, e Carmine Di Perna, 40 anni. I tre incensurati avevano comprato elettrodomestici per un valore di circa 10 mila euro all’ipermercato Auchan, ma sono stati fermati ad un posto di blocco dai carabinieri della compagnia di Giugliano. E sempre all’Auchan di Mugnano sono stati arrestati Vittorio Calvagna, 27 anni, Rita Cavolo, 36 anni, e Giuseppe Magelli, 48 anni. I tre sono stati sorpresi da un vigilantes mentre tentavano di rubare capi d’abbigliamento. Prima di fuggire hanno aggredito l’addetto alla sicurezza con calci e pugni. Dovranno rispondere di rapina impropria e lesioni personali.


Furto aggravato, arrestati due polacchi
Sono finiti in manette con l’accusa di furto aggravato. Czajka Ryszard e Maria Krystina Lipinska, entrambi polacchi, rispettivamente di 44 e 54 anni, sono stati sorpresi dai carabinieri della compagnia di Giugliano mentre, all’interno di una baracca, erogavano gpl per autotrazione utilizzando un’elettropompa abusivamente allacciata ad una cassetta dell’Enel.


Qualiano: autobus guasto, circolazione paralizzata

QUALIANO – Succede solo a Napoli. Lunedì scorso un pullman della Ctp ha paralizzato la circolazione a Qualiano per oltre quattro ore. L’autobus della linea M78 (Qualiano- Giugliano- Napoli) si è bloccato in via Giuseppe Di Vittorio a causa di un guasto al motore. Per l’intera serata (dalle 17 alle 21) il pullman è rimasto in strada: la circolazione è proseguita a senso unico alternato fino all’arrivo del carro-attrezzi.


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