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venerdì, Luglio 4, 2025
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la settimana del 6 novembre 2003

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Nuvoletta, scarcerati gli avvocati Trupiano e Donzelli


Marano. E’ stato scarcerato l’avvocato Carmelo Donzelli, il penalista arrestato lo scorso il 21 ottobre nell’ambito delle indagini sul clan Nuvoletta di Marano. Il Tribunale del Riesame ha accolto l’istanza presentata dal difensore dell’indagato e rigettato l’ordinanza di custodia cautelare. Donzelli è coinvolto perché sospettato di aver inviato a Massimo Tipaldi, pentito del clan di Marano, un telegramma dal proprio studio «falsamente firmato», secondo gli inquirenti, dal fratello del pentito con l’obiettivo di farsi nominare difensore del collaboratore. Lunedì scorso il Riesame aveva annullato la carcerazione nei confronti dell’altro avvocato coinvolto nell’inchiesta, il penalista Vittorio Trupiano, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo i difensori di Trupiano i giudici «sono entrati con tale annullamento nel merito della vicenda sposando in pieno il paradigma difensivo che ha letteralmente smontato quello accusatorio». Altri quattro indagati sono stati scarcerati e, come Trupiano e Donzelli, tornano adesso in libertà. Restano dentro invece gli indagati Giovanni, Lorenzo e Antonio Nuvoletta. Ricorso rigettato pure per Filippo Nuvoletto, Gennaro Riviergi e Salvatore De Lucia. Altre posizioni saranno analizzate nei prossimi giorni.

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Melito, bomba del racket al distributore di benzina


Melito. Racket scatenato a Melito. Nella notte del 1 novembre una bomba-carta è esplosa davanti il bar-tabacchi del distributore di benzina Tamoil nei pressi della rotonda di Melito, sulla circumvallazione esterna. Distrutte le vetrine, danneggiata la serranda, la tettoia dell’impianto di rifornimento rovinata. I primi ad intervenire sono stati i carabinieri della Compagnia di Giugliano e i vigili del fuoco della sezione Scampia. Ai militari il proprietario ha raccontato di “non aver mai subito minacce o richieste di denaro”.


Agente spara, feriti due banditi


Melito. Tentano di rapinare un commerciante dopo averlo seguito all’uscita della banca, ma interviene il fratello della vittima, un agente penitenziario, e spara: gravi due banditi. È accaduto venerdì scorso a Melito, in via Melitiello, nel parcheggio del centro commerciale “Pescheria Nuova”. L’uomo aveva prelevato circa seimila euro presso lo sportello del San Paolo di Torino in Corso Novara, a Napoli. I malviventi lo avevano seguito da lì. Nel parcheggio del centro commerciale di Melito è scattato il blitz. “Dacci i soldi, subito” hanno intimato all’uomo, un commerciante di legnami. Questi ha esitato e i malviventi hanno minacciato di sparare, puntando l’arma. A questo punto l’agente penitenziario, fratello del commerciante, ha estratto la pistola d’ordinanza facendo fuoco tre volte. Feriti due dei banditi: si tratta di un pregiudicato di Chiaiano, Aldo Benincasa, 38 anni, e Agostino Caiafa, 38 anni anche lui. Entrambi sono in prognosi riservata.




Traffico internazionale di droga, arrestato 30enne maranese



Marano. Lo pizzicano a bordo di un’auto rubata, poi scoprono che sul suo capo pende un ordine di carcerazione per traffico internazionale di stupefacenti. Gli agenti della polizia stradale di Castelvolturno hanno fermato Salvatore C., 30 anni, residente a Marano. Gli accertamenti svolti hanno portato alla luce l’esistenza di una richiesta di arresto provvisorio a scopo estradizionale. L’uomo fu beccato in Spagna, nell’ottobre del 2000, con cinquantaquattro chili di hascisc. Fu arrestato e poi scarcerato. In virtù di una sentenza passata in giudicato avrebbe dovuto scontare tre anni e dieci mesi di carcere e pagare una multa di 52mila pesetas. Il 30enne è stato condotto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.


Smerciavano eroina, arrestati due spacciatori


Melito. Sono finiti in manette con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio. Giuseppe Barretta, 23 anni, di Melito, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine con alle spalle precedenti penali per rapina e ricettazione, e Giovanni Capodiferro, 26 anni, di Casavatore, anche lui pregiudicato per furto, sono stati sorpresi dagli agenti del Commissariato di polizia di Scampia. Entrambi sono stati fermati in flagranza di reato all’interno del lotto U di via Ghisleri, periferia degradata a nord di Napoli, a pochi metri dalla linea di confine con Melito. Gli agenti hanno inoltre sequestrato 22 dosi di eroina e 150 euro, probabile introito dello spaccio.


Ricettazione, tre bulgari dietro le sbarre


Mugnano. Tre persone di nazionalità bulgara sono state arrestate a Mugnano con l’accusa di ricettazione. Si tratta di Javor Michailov, Vasilev Vladimir Krasimirov e Yotova Petya Roleva, tutti residenti a Mugnano. I tre sono stati fermati dai carabinieri della Compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Gianluca Trombetti , dopo un breve inseguimento in via Mugnano – Melito. Erano a bordo di una Fiat Uno rubata.



Qualiano, prof mettono in fuga i rapinatori


Qualiano. Due insegnanti mettono in fuga i rapinatori. E’ successo la scorsa settimana in piazza Rosselli, nei pressi dell’ufficio postale di Qualiano. I professori, un uomo ed una donna, avevano appena ritirato gli stipendi quando sono stati affrontati da una coppia di malviventi. Loro, i docenti, hanno reagito immediatamente. E´ così scoppiata una violenta colluttazione durante la quale l´insegnante donna ha messo a segno diversi calci e schiaffi contro uno dei delinquenti, mentre l´altro malvivente veniva spintonato dal docente maschio. I due fuorilegge sono poi fuggiti a mani vuote in sella ad un ciclomotore.



Spacciava eroina, condannato a 18 mesi di reclusione


Melito. E’ stato condannato ad un anno e sei mesi di reclusione per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Per Giuseppe Spanò, 26 anni, pregiudicato originario di Melito, si è concluso il processo con rito abbreviato. La procura aveva richiesto per lui una condanna a sei anni di carcere, ma il verdetto ha accolto le richieste della difesa (avvocati Antonio e Anita Salzano). Spanò fu arrestato nel maggio scorso a Melito durante un´operazione condotta dagli agenti del commissariato Scampia. Gli agenti lo pizzicarono mentre spacciava droga in via Danubio. Cocaina ed eroina in particolare, per un peso complessivo di circa trentacinque grammi.


Giugliano, immigrato fa arrestare il rapinatore che voleva derubarlo




Giugliano. Blocca e fa arrestare il rapinatore che voleva derubarlo. E’ successo sabato scorso, alla periferia di Giugliano. H.B., giovane falegname originario del Benin, regolarmente residente in Italia, è stato sorpreso nella sua abitazione da tre malviventi. “Vogliamo tutti i soldi che hai”, gli hanno intimato i balordi. Lui ha reagito. Prima urlando, poi affrontando, fisicamente, i rapinatori. Ne è nata una lite violenta, di cui si sono accorti i vicini, che sono intervenuti in aiuto del falegname. Vedendo fallire il loro piano, i malviventi hanno deciso di scappar via. Due di loro sono riusciti a fuggire. Il terzo, invece, è stato bloccato e immobilizzato. Subito è stato allertato il 112. I militari della Compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Gianluca Trombetti, sono giunti immediatamente sul posto. Il rapinatore, Gabriele Di Meo, è stato identificato e condotto in carcere. È stata invece sequestrata la Fiat Uno parcheggiata nei pressi dell’abitazione del beninese. I militari contano di arrivare presto agli altri due delinquenti.


Un consorzio gestirà i beni confiscati ai clan


Giugliano. Dai beni della camorra nascerà nuovo lavoro. E’ l’iniziativa promossa dal presidente della Provincia di Napoli, Amato Lamberti, con la costituzione di un Consorzio chiamato “Sviluppo Occupazione Legalità Economica – Cammini di Legalità”. L’obiettivo? Gestire i numerosi beni confiscati alla malavita napoletana. La Provincia si è impegnata a fondo per consorziare cinque Comuni (Casalnuovo, Giugliano, Marano, Napoli e Pomigliano d’Arco) interessati alla gestione dei beni confiscati. Beni che costituiscono ormai un ingente, e finora inutilizzato, capitale. In attesa che il complesso meccanismo si metta in moto a pieno ritmo, (con la supervisione della Prefettura) si è costituito tra le parti un tavolo permanente tecnico-istituzionale. “Questo consorzio è il coronamento di tutta una carriera che ho voluto imperniare sulla lotta alla Camorra e alla microcriminalità – dichiara Amato Lamberti – non solo da un punto di vista sociale, ma anche informatico e pratico; infatti nascono proprio dalla Direzione Legalità e Sicurezza i progetti degli Osservatori sull‘Illegalità e la Camorra, sulla Violenza e lo Sportello Antiusura, che offrono anche possibilità di partecipazione attiva da parte delle associazioni di categoria, dei cittadini tutti”.


Alveo dei Camaldoli, conferenza dei servizi a Mugnano


Mugnano. Il sindaco di Mugnano, Daniele Palombo, ha convocato per lo scorso 6 novembre in municipio la conferenza dei servizi sull’inquinamento dell’alveo dei Camaldoli. Il canale, che attraversa il centro cittadino, dovrebbe canalizzare esclusivamente le acque piovane: di fatto vi si sversano numerosi scarichi abusivi industriali. L’allarme inquinamento dell’alveo coinvolge anche la fascia costiera flegrea e domizia: nelle scorse settimane i gestori di stabilimenti balneari di Pozzuoli e Giugliano, in una lettera aperta agli amministratori locali competenti, avevano sollecitato interventi di bonifica urgenti per il canale.



Soluzione anti -ingorgo per l’incrocio Marano-Mugnano



Marano. Una soluzione anti-ingorgo per l´incrocio Marano-Mugnano, all’altezza del cosiddetto «Transatlantico». Dopo anni di caos e proteste è in arrivo l´installazione di una serie di transenne per incanalare i flussi di traffico nelle ore di punta. «Un sistema che speriamo possa funzionare e che comporterà inevitabilmente una rivoluzione nei flussi di traffico – spiega il sindaco, Mauro Bertini – di sicuro dobbiamo provare a trovare una soluzione, perché ormai siamo ostaggio dell’ingorgo e dopo le ripetute nostre richieste anche il Prefetto Profili ha chiesto a tutti gli enti competenti di trovare una soluzione ognuno per la propria parte e senza fare lo scarica-barile». Un intervento che, oltre alle raccomandazioni del Prefetto, è da tempo sollecitato da tantissimi automobilisti che restano a lungo intrappolati nel traffico.


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