“Il vento del cambiamento inizia a soffiare su Qualiano. Il lavoro da fare in questi ultimi 10 giorni è ancora tanto. Fino al turno di ballottaggio dell’ 11 giugno abbiamo il dovere morale e politico di arrivare a tutti gli elettori. Anche a quelli che hanno votato il centro destra ed il centro sinistra. Dobbiamo spiegare bene le nostre ragioni e la nostra proposta amministrativa”. E’ raggiante Pasquale Galdiero, candidato sindaco della coalizione denominata “Centro Democratico”. Al primo turno, per lui, oltre 7700 voti di preferenza con una percentuale che si avvicina al 50 %.
E’ credibile una “proposta” fatta con molti pezzi della amministrazione uscente ?
Come già ho avuto modo di dire in altre occasioni, i consiglieri che si sono candidati nella mia coalizione sono sempre stati l’anima critica e la spina nel fianco di tutto il centro destra e, non a caso, in questa tornata elettorale sono stati premiati dagli elettori, a differenza del centro destra vero e proprio che ha subito una pesante umiliazione. Questo è quello che conta. Il resto sono chiacchiere da marciapiede.
Farà alleanze con il centro sinistra?
In questi giorni valuteremo se ci sono convergenze sul programma. Un punto di incontro ci potrà sicuramente essere, ma è essenziale che la proposta politica sia omogenea, organica e funzionale al progetto finale che abbiamo in mente noi, quello cioè di dare una scossa positiva e nuovi impulsi a questa città per troppo tempo mortificata. Dobbiamo innanzi tutto restituire la dignità ai qualianesi. Quindi, se ci saranno alleanze nel turno di ballottaggio, esse dovranno essere sgombre da equivoci o altri giochetti legati al potere ed alle poltrone. Questo penso sia una condizione necessaria anche per il centro sinistra e per Mancino in particolare. Soprattutto da loro gli elettori esigono chiarezza.
Come valuta il risultato del centro destra?
Il risultato è pessimo. E’ la sommatoria di anni di errori grandi e piccoli. La miopia politica ed amministrativa del centro destra ha fatto perdere alla nostra città dieci anni importanti. Non è stato realizzato un solo progetto serio per Qualiano. Si sono solo riempiti la bocca di belle parole. Solo tanto fumo. Alla fine la gente si è scocciata di firmare cambiali in bianco. Fiducia si, fessi no. Il risultato personale di Schiano è il corollario che dimostra questo teorema. Il sindaco uscente doveva essere la locomotiva che trascinava il resto del treno. Si sono schiantati prima di arrivare alla stazione.
Il centro destra si gioca ancora la partita però. Nel turno di ballottaggio ci sono loro. Ma soprattutto ci sarà suo cognato.
Il fallimento politico è sotto gli occhi di tutti. Indipendentemente da come finirà la lotteria del ballottaggio. Per quanto riguarda invece Mario Cacciapuoti le dico quello che sostengo da tempo. Ci rispettiamo ma la pensiamo in modo diverso. Prima e dopo le elezioni e prima e dopo il ballottaggio. Lui, suo malgrado, è parte di un sistema elevato a potere politico, e questo sistema oggi è arrivato al capolinea.
Ci potrà essere una alleanza tra centro destra e centro sinistra per l’11 ed il 12 giugno?
E’ una alleanza improponibile per ragioni storiche, politiche e culturali. Certo, conoscendo alcuni soggetti presenti in entrambi gli schieramenti non lo escluderei categoricamente. Anzi, a pensarci bene, le solite malelingue mi hanno riferito che già qualche elemento di spicco del centro destra da lunedì pomeriggio (dopo il primo turno n.d.r.) cerca disperatamente contatti con Mancino & C. Ma è solo gossip.
Gossip a parte, pensa che il centro sinistra, anche in mancanza di un accordo ufficiale, voterà per lei?
Penso di si. Nella coalizione che mi sostiene ci sono partiti importanti del centro sinistra, che a livello nazionale sono al governo con l’Unione di Romano Prodi. Penso alla Rosa nel Pugno e all’Udeur di Mastella. Ma anche il nuovo Partito Socialista affonda le sue radici nella sinistra riformista. Perché dovrebbero appoggiare Forza Itala ed Alleanza Nazionale ? Oltre che improponibile è anche antistorico. Il pericolo è che ci possa essere un accordo personale fra gli uomini che compongono le due coalizioni a me antagoniste. Ma sarebbe il suicidio politico di entrambi gli schieramenti e per il sottoscritto costituirebbe una buona rendita, di politica e di credibilità, da spendere per i prossimi 10 anni.
