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QUALIANO: PAGA IL DIPENDENTE CON BANCONOTE FALSE, IN CELLA FERRAMENTA

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Detenzione e spaccio di banconote false. Con questa accusa è finito in manette Angelo Conte, 31 anni, titolare della rivendita «Ital Ferramenta» di via Santa Maria a Cubito, a Qualiano. Nel suo negozio i carabinieri della compagnia di Giugliano (diretti dal capitano Gaetano de Biase e dal tenente Vincenzo Massimiliano Russo) e quelli della stazione di Lago Patria (agli ordini del luogotenente Luigi Colucci) hanno sequestrato diciannove biglietti da cento euro e tre da venti euro, tutti palesemente contraffatti.
A far scattare il blitz dei militari sono state le segnalazioni di alcuni clienti a cui il titolare della ferramenta avrebbe rifilato diverse banconote false. E falsi erano anche i quattro biglietti da venti euro con i quali Angelo Conte avrebbe pagato un operaio di nazionalità ghanese alle sue dipendenze, C.K., di 46 anni, giunto in Italia senza permesso di soggiorno. La condizione di irregolare non ha impedito all’extracomunitario di rivolgersi ai carabinieri e raccontare tutto. Poche ore dopo è scattata la perquisizione nel negozio di Qualiano. All’interno dei locali della «Ital Ferramenta», sita a ridosso della rotonda di San Francesco a Patria, sono stati recuperati biglietti falsi per 1960 euro, accuratamente nascosti in un cassetto. Per il titolare della rivendita, che si è a lungo opposto alla perquisizione, è scattato il fermo di polizia giudiziaria: dovrà ora rispondere di detenzione e spaccio di banconote false oltre che di illecita occupazione di lavoratori clandestini e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo le formalità di rito, Conte è stato trasferito in una cella del carcere di Poggiorele dove sarà interrogato nelle prossime ore dall’autorità giudiziaria che deciderà se convalidare o meno il fermo.
Non è andata molto meglio al ghanese la cui denuncia è stata fondamentale per avviare le indagini: dopo la beffa del pagamento effettuato con soldi falsi, è anche arrivato il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. Prima, però, un gesto di solidarietà da parte dei carabinieri che lo hanno rifocillato e organizzato una piccola colletta.



UF – IL MATTINO 10-8-2006

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