Gli affiliati si recavano ogni giovedì presso l’abitazione della mamma di Michele Di Nardo, detenuto in carcere a Voghera, con la quale effettuava i colloqui a distanza a causa dell’emergenza Covid. Nelle conversazioni Di Nardo impartiva ordini e direttive per la gestione del clan Mallardo. In un colloquio risalente all’11 febbraio 2021 con Gennaro Maraniello e Pino Mele, Di Nardo spiega che quando le personalità di maggiore spesore criminale reggenti del clan sono detenute, gli altri affiliati si comportano con maggiore libertà. “Quando esco ci prendiamo un bel camion e andiamo a raccogliere le albicocche, quello si vede quando uno sta assente…quando esco di qua ci compriamo un furgone andiamo a fare i traslochi!!!…”. Il senso della frase è che alla sua scarcerazione sarebbero andati sui cantieri a riscuotere il pizzo.
Di Nardo si dichiara molto scontento di come si stanno comportando gli affiliati liberi in sua assenza. Di Nardo afferma:” “A Genni capa di bomba gli vorrei dire tante cose, poi dopo glielo fai capire tu….visto che lui già già è al corrente, Toto e Peppino già sono al corrente…hai capito…no niente ….niente non voglio sapere nulla”.
In un’altra conversazione Domenico Di Nardo si lamenta che il clan non è gestito bene in sua assenza. Di Nardo dice: “Aspetta quello e’ il fatto del bastone e della carota, gli devi dare a carota e poi il bastone bravo , adesso bisogna stare calmi, non gli dobbiamo regalare neanche un’ ora della vita nostra a questi cani, hai capito !! Noi ci dobbiamo mettere il nostro impegno, a parte noi quando esco te l’ho detto andiamo tutti quanti a lavorare..”.
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