“Parlare nel 2020 di prescrizione, amnistia, indulto e sanatorie non è da Paese civile”.
Lo ha detto il magistrato Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro.
“Io avrei bisogno di un sistema giudiziario che mi permetta di non arrivare alla prescrizione – prosegue Gratteri -. Occorre fare le riforme che servono per velocizzare i processi. Non è possibile che ancora oggi 4mila carabinieri escano dalle caserme per fare i messi notificatori anziché fare indagini”.
Riguardo al potere di influenza delle mafie sul voto elettorale, Gratteri osserva: “Non è solo un problema del Sud, ma anche del Nord. Chi governa deve fare in fretta e deve avere il coraggio, la volontà e la libertà di fare una rivoluzione. E cioè fare tante modifiche nel rispetto della Costituzione in modo tale che non sia conveniente delinquere. E’ una questione di convenienza, non di etica. Quella ormai l’abbiamo già persa. Non puoi tentare un approccio morale o etico con chi è spregiudicato, questo tipo di approccio puoi averlo con un bambino, ma sempre spiegandogli che è più conveniente fare l’idraulico o il panettiere anziché il corriere di cocaina” – prosegue – “E glielo devi spiegare con un approccio di tipo economico, non morale o etico. Con un adulto di 40-50 anni è inutile parlare di morale. Gli devi prospettare il rischio che corre se delinque e spiegargli che non è conveniente. Ora, oggi, mentre parliamo, io ho bisogno di un sistema giudiziario diverso, perché non sia conveniente delinquere e incominci a esserci il giro di boa”