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sabato, Luglio 5, 2025
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Carceri, emergenza suicidi anche in Campania: 6 morti nel 2024

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In Campania si sono verificati complessivamente 6 suicidi dall’inizio dell’anno, di cui 3 nella casa Circondariale di Poggioreale, 1 a Secondigliano, 1 a Carinola e 1 ad Ariano Irpino.

In totale, in Italia, le morti da accertare nelle carceri sono 15, di cui 3 a Poggioreale.

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Si segnala che nelle carceri si sono consumati anche 6 suicidi tra gli agenti di Polizia Penitenziaria. Sono alcuni dei dati diffusi da Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale nella presentazione del dossier ‘Morire di carcere’ con l’aggiornamento dei dati recenti degli istituti detentivi e sul decreto-legge del Governo sulle carceri, nell’Aula Caduti di Nassirya al Consiglio regionale.
All’incontro anche il Garante comunale don Tonino Palmese che si soffermato sul Decreto Carceri, offrendo il suo parere. “Un decreto, all’indomani di tanti suicidi e sofferenze, di disagio e calore, avrebbe dovuto prevedere quanto più possibile l’istituto delle pene alternative per tossicodipendenti, per persone in attesa di giudizio, per tutti coloro che non sono da tenere dento un carcere” ha spiegato “Credo che fino a quando i detenuti restano nelle carte, anche sui tavoli delle varie Sorveglianze e della politica, allora diventa difficile dare un giudizio sulle persone. Mi auguro che dalle carte si incontrino sempre più i volti. Il mio sogno è che i Tribunali di Riesame e le magistrature di Sorveglianza possano avere a che fare quanto più possibile con il volto dei detenuti”.

Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio regionale che ha anche la delega dalla Conferenza nazionale dei consigli regionali a seguire le autorità garanti dei detenuti e dei minori, ha preso la parola. “In autunno faremo una seduta monotematica in Consiglio per guardare con occhio più attento a vicende umane carcerarie. Nella giornata di lavoro cercheremo di tirare fuori un documento che impegna la Giunta, sui settori di nostra competenza, a dare una risposta quanto più possibile pregnante ai numeri che ci sottopone il Garante”. Per Oliviero “Bisogna avere coraggio su questa vicenda delle carceri: sottrarne persone che possano in modo alternativo scontare una pena, credo, sia un dovere da parte della Repubblica. E chiederemo al Governo di intervenire in modo pregnante, non per decreti legge senza sostanza, in un settore così importante” (ANSA)

“Irimedi proposti dal Governo col decreto per ‘l’umanizzazione delle carceri’ appaiono davvero insufficienti.

Utilizzano il decreto d’urgenza ma il contenuto delle norme non è applicato immediatamente: dal 5 luglio al 5 settembre l’unica norma applicabile è quella sull’aumento delle telefonate.

Una scatola vuota per i detenuti”. Così Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale a proposito della presentazione del dossier ‘Morire di carcere’ con l’aggiornamento dei dati recenti degli istituti detentivi e sul decreto-legge del Governo sulle carceri, nell’Aula Caduti di Nassirya al Consiglio regionale insieme al Garante comunale don Tonino Palmese e a Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio regionale che ha anche la delega dalla Conferenza nazionale dei consigli regionali a seguire le autorità garanti dei detenuti e dei minori.
Per Ciambriello “nessuna delle misure previste possiede concrete ricadute sull’impellente necessità di ridurre il numero dei detenuti, garantire cure e assistenza ai soggetti affetti da fragilità e disagi psichici, evitare nuovi ingressi limitando l’adozione di misure cautelari in carcere”. Nel Decreto Carceri “si parla solo di telefonate! Nessun riferimento all’aumento di figure professionali come psicologi, psichiatri, pedagogisti, assistenti sociali, figure di ascolto” sottolinea Ciambriello puntando, ancora una volta, l’allarme sui suicidi la cui lista si allunga. “Nel decreto non si fa riferimento alla parola suicidio” ha spiegato “Eppure ad oggi in Italia si sono suicidate 51 persone, ed è di stamattina la notizia di un altro suicidio nel carcere di Varese, 7 delle quali aveva un’età compresa tra 18 e 21 anni. 26 persone si sono suicidate nei primi 6 mesi di detenzione, 6 entro i primi 15 giorni, 3 addirittura entro i primi 5 giorni dall’ingresso”.
Per arginare il fenomeno è necessario “aumentare le figure d’ascolto. L’umanizzazione del carcere passa attraverso l’apertura delle celle, la chiusura delle blindo alle 23.00, l’utilizzo dello spazio delle aree verdi, il diritto al lavoro, il diritto all’affettività”.
Altro punto critico, il sovraffollamento. “Utile potrebbe essere l’approvazione della Proposta Giachetti volta a modificare l’istituto della liberazione anticipata che prevede uno sconto di ulteriori 30 giorni a semestre per i prossimi due anni, rispetto a riduzioni già concesse dal 2016 ad oggi”. E poi “l’amnistia e l’indulto per coloro che devono scontare meno di due anni”. Ciambriello, lunedì 15 luglio alle 16.00 terrà una conferenza stampa al Senato dal titolo ‘Il diritto alla vita e alla speranza per i carcerati’ e in qualità di portavoce nazionale della Conferenza dei Garanti territoriali presenterà proposte alla politica.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma
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