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giovedì, Aprile 25, 2024
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“Condizioni psicologiche degli adolescenti peggiorate”, la cruda analisi dell’ultimo rapporto Istat

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L’ultimo rapporto sul Benessere equo e sostenibile dell’ISTAT fa il punto sui divari e sulla serenità emotiva degli adolescenti. “Il quadro di insieme è composito, ed è ancora adombrato dalla pandemia” così parla Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’ISTAT. Le parole del presidente arrivano con l’ultima presentazione del rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes).

I divari emersi dal rapporto ISTAT

Nella presentazione ISTAT si può leggere che molti divari si sono mantenuti e alcuni si sono addirittura allargati: “Dalla speranza di vita alla nascita alla mortalità evitabile, dalla spesa dei comuni per la cultura all’impatto degli incendi boschivi e dell’abusivismo“. La speranza di nascita recupera infatti al Nord nel 2021 ma diminuisce in buona parte al Sud, così come la mortalità evitabile che resta più elevata in molte regioni del Sud. Allo stesso modo la spesa dei comuni per la cultura è nettamente favorevole nei comuni del Centro-Nord. I dati sembrano quindi non arrestare il divario tra le regioni del nord Italia e il Mezzogiorno.

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Occupazione culturale e creativa

Anche l’occupazione culturale e creativa risente dell’effetto covid: “è stata colpita dalla crisi da COVID-19 già nel 2020, e non mostra segni di ripresa nel 2021“, questi i dati emersi dal rapporto Bes. Alla fine del secondo anno di crisi infatti gli occupati del settore sono 55mila in meno, una perdita del -6,7% tra il 2019 e il 2021. La restrizione ai luoghi di cultura per cercare di contenere i contagi non ha giovato al settore su più punti di vista. I dati che registrano la partecipazione ad eventi o siti culturali fuori casa registra un crollo al 8,3% nel 2021, rispetto al 35,1 degli anni precedenti.

I dati ISTAT sugli adolescenti 

Anche gli adolescenti hanno risentito fortemente degli effetti di questi anni di restrizione. Costretti a casa e senza la possibilità di condividere neanche una chiacchiera tra amici, quella che doveva essere una precauzione da virus potrebbe esser diventata abitudine. Senza dimenticare come quella dell’emergenza covid sia in generale una situazione che indubbiamente porti sconforto e dubbi. Dal rapporto ISTAT evince infatti essere raddoppiata la percentuale di adolescenti insoddisfatti. Aumentano anche gli adolescenti con un basso punteggio di salute mentale.

Minata la salute mentale 

I dati segnalavano un 3,2% del totale nel 2019 l’ultimo rapporto invece si alza al 6,2% nel 2021. “Si tratta di circa 220 mila ragazzi tra i 14 e i 19 anni che si dichiarano insoddisfatti della propria vita e si trovano, allo stesso tempo, in una condizione di scarso benessere psicologico” dichiara il presidente ISTAT. Cerca poi di fare il punto sulla violenza eccessiva registrata in questa fascia d’età nell’ultimo periodo: “sono manifestazioni estreme di una sofferenza e di una irrequietezza diffuse e forse non transitorie”.

La stessa fascia d’età vede anche un’aumento della sedentarietà, che passa dal 18,6 al 20,9. I dati sui giovani sembrano ancora sotto controllo, ma sono in aumento svariate problematiche che vanno gestite da subito. Il rapporto segnala infatti anche un’aumento nella fascia 14-17 anni di consumatori di alcool a rischio (il 23,6%). Diminuisce anche la soddisfazione per le relazioni con gli amici.

Il presidente ISTAT chiede supporto ai giovanissimi

A subire gli strascichi della pandemia è stata anche la popolazione femminile. “Nei livelli di benessere mentale e di occupazione, soprattutto per le madri con figli piccoli” precisa il rapporto.

Ma il presidente continua a sottolineare come anche i giovani i bambini e gli adolescenti abbiano sofferto di questa situazione, e come ne continuino a soffrire. Fondamentale per il presidente la “gestione” della serenità mentale dei giovani: “Sono loro a richiedere, oggi e negli anni a venire, la massima attenzione da parte delle politiche e in tal senso i dati e i corrispondenti indicatori non lasciano dubbi”.

Le condizioni psicologiche dei ragazzi dai 14 ai 19 anni sono infatti peggiorate. In questa fascia per le donne c’è una diminuzione al 66,6 su 100 e 74,1 per i ragazzi. Scende anche la percentuale tra i giovani dei “molto soddisfatti” i giovani sono sempre più inquieti.

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