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giovedì, Marzo 28, 2024
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“Riduzione dei casi covid”, sospiro di sollievo in vista delle feste di Pasqua

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La diffusione Covid sembra essere sotto controllo, anche i ricoveri sono stabili a farlo sapere sono i dati della Fondazione GIMBE. “Il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE, nel la settimana 6-12 aprile 2022, registra per la seconda settimana consecutiva una lieve riduzione dei nuovi casi settimanali” queste le dichiarazioni fatte. In buona sostanza è “stabile l’occupazione dei posti letto in aerea medica“. Anche l’occupazione nelle terapie intensive resta stabile e i decessi ritornano sotto la quota mille.

I dati dei ricoveri

Nino Cartabellotta, presidente della fondazione, ha precisato che la lieve riduzione dei casi settimanali è frutto di dati regionali eterogenei. Nella settimana dal 6 al 12 aprile “si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi in 6 Regioni (dal +2,9% dell’Emilia-Romagna al +27,4% della Valle D’Aosta) e una riduzione in 15 (dal -0,8% della Lombardia al -20,1% della Basilicata)” precisa la fondazione.

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Anche il fronte ospedaliero sembra essere stabile, a spiegare meglio i dati il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti. “Sul fronte degli ospedali il numero dei posti letto occupati da pazienti Covid rimane sostanzialmente stabile sia in terapia intensiva che in area medica” spiega. Precisa poi: “l numero degli ingressi giornalieri in terapia intensiva è in lieve calo”. Continua poi: “la media mobile a 7 giorni si attesta a 47 ingressi/die rispetto ai 50 della settimana precedente“. In calo anche il numero dei decessi, 929 negli ultimi 7 giorni (di cui 61 riferiti a periodi precedenti). Una media di 133 al giorno rispetto ai 150 della settimana precedente.

Situazione in Campania 

La Campania ieri 14 aprile segnala il 4% di posti occupati da pazienti Covid in terapia intensiva, e 16% di occupazione nell’area non critica, contro il 40% dell’anno scorso. “Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia” precisa l’Agenas. L’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali spiega che “I dati non tengono conto delle differenze nella composizione della popolazione o per gravità di sintomi e condizioni cliniche”. Questi fattori possono: “determinare una diversa propensione alla ospedalizzazione e/o ricovero in terapia intensiva” e quindi variare “l’intensità” del dato. Sembra quindi sotto controllo il fonte ospedaliero per le problematiche da Covid.

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