La maggioranza di Villaricca ha votato il Piano di Riequilibrio Finanziario per far fronte ad una grave crisi finanziaria del Comune che ha un debito di 40 milioni di euro. Tra le misure adottate c’è l’accesso al Fondo di Rotazione che serve ad ottenere un’immediata liquidità per le casse comunali, tale provvedimento però ha provocato l’aumento massimo delle aliquote dei tributi locali. Il consigliere di maggioranza Francesco Maisto ha spiegato le ragioni del provvedimento.
Perché avete approvato il Piano di Riequilibrio Finanziario?
La Corte dei Conti ci ha contestato delle irregolarità negli anni 2011-2016, periodo in cui l’amministrazione di Francesco Gaudieri era composta anche da alcuni esponenti dell’attuale opposizione. Oggi ci accusano di aver alzato le tasse al massimo, ma stanno stravolgendo la realtà perché ciò è stato provocato dalla loro gestione. Abbiamo evitato il dissesto finanziario del Comune, poiché avrebbe provocato il taglio del 60% dei crediti ai fornitori.
La minoranza vi accusa di aver aumentato tutte le imposte al massimo, come rispondete?
Noi abbiamo aumentato solo l’Imu dello 0,06 percento, influendo in maniera marginale sulle tasche dei cittadini. La precedente amministrativa aveva portato tutte le aliquote al massimo. La tassa sui rifiuti e sull’acqua sono a domanda individuale, infatti, il costo del servizio deve essere ripartito sui cittadini. L’opposizione ci ha attaccato con un manifesto abusivo, infatti, in un primo momento non aveva pagato la tassa di affissione, dopo hanno pagato ma con una quota inferiore.
Come spiega la mancata approvazione del Piano di Riequilibrio da parte dell’opposizione?
Noi abbiamo approvato il Riequilibrio per far fronte alle sciagure provocate dal 2011 al 2016, quando i consiglieri di Villaricca Democratica e dell’ex Udc ricoprivano ruoli di vertice nell’amministrazione Gaudieri. Anziché aiutarci hanno preferito scappare o non presentarsi, così si sono dimostrati irresponsabili.
Il consigliere Mario Molino sostiene di essere stato escluso dalle decisioni della maggioranza. Quando è nata la crisi con la lista Napoli Nord?
Molino e Giosuè Di Marino hanno chiesto un solo incontro per ottenere il rimpasto delle deleghe della giunta. La lista Napoli Nord ha dimostrato da sempre di essere in opposizione, infatti, prima della presentazione delle liste dovevano appoggiare il candidato sindaco Giovanni Granata: si sono uniti alla nostra coalizione solo quando hanno capito che potevano vincere. Sin dall’inizio dell’amministrazione hanno creato solo problemi, infatti, rimanevano pochi minuti alle riunioni di maggioranza senza partecipare al momento delle scelte finali.
Che cos’è la comitiva magica?
E’ un’invenzione di Molino. Noi prendiamo tutte le decisioni in maniera collegiale dai consiglieri, assessori e sindaco.