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Super Green Pass, De Luca al Governo: “Siamo già in ritardo, non c’è tempo da perdere”

Vincenzo De Luca sul Super Green Pass
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“È una misura che si sta prendendo in ritardo. Mi auguro che il governo vada avanti ad horas e non a settimane perché non abbiamo tempo da perdere”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in relazione alla discussione sul Super Green Pass a cui sta lavorando l’esecutivo Draghi.

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Ancora, a margine della presentazione del programma di Procida Capitale italiana della Cultura 2022, De Luca ha tuonato: “Non capisco perché ancora oggi non è stata decisa la misura dell’obbligo della terza dose per il personale sanitario. È incredibile, che cosa si sta aspettando? E la stessa cosa la dobbiamo fare anche per il personale scolastico e per i dipendenti pubblici. Continuo a ripetere che una settimana perduta significa altre migliaia di contagi che noi dobbiamo registrare. Per il resto vedremo come evolve la situazione, la seguiremo quotidianamente”.

Restrizioni solo per i no vax, il Governo lavora al decreto Super Green Pass

Il Governo vuole accelerare sul super green pass, infatti, nelle prossime ore si confronterà con i presidenti di Regione in vista del Natale. Quindi l’Esecutivo sta preparando il decreto che dovrà approvare le nuove misure per fronteggiare la nuova ondata di contagi da Covid, che prevedrà restrizioni e divieti soltanto per chi non è vaccinato. “Dobbiamo garantire alle attività di rimanere aperte e a chi è immunizzato di continuare la vita sociale“, ripetono i ministri accogliendo l’appello che arriva dai governatori.

Posizione ribadita ieri dal presidente del Friuli-Venezia Giulia e presidente delle RegioniMassimiliano Fedriga: “Servono al più presto misure differenziate, in modo da favorire l’adesione alla campagna vaccinale degli ultimi indecisi e dare certezze ai ristoratori, agli albergatori, ai negozianti. Non è una discriminazione, è la garanzia per non chiudere tutto“. Già domani i ministri Roberto Speranza e Maria Stella Gelmini discuteranno le nuove norme con i presidenti delle Regioni, dopodiché, Mario Draghi convocherà la cabina di regia politica e, infime, il Consiglio dei ministri.

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