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sabato, Giugno 22, 2024
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Fermato stupratore seriale: arrestato per la terza volta, il gip lo manda ai domiciliari

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E’ stato fermato dopo aver già compiuto due stupriSimone Borgese, 39 anni, ha violentato per la terza volta: il gip ha scelto gli arresti domiciliari per lo stupratore seriale.

Fermato lo stupratore seriale 

Simone Borgese, 39 anni, già condannato in passato per altri due abusi avvenuti nella capitale, è stato nuovamente arrestato ma è finito ai domiciliari per volere del gip. La Procura invece aveva chiesto la detenzione in carcere.

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Dopo le condanne per gli stupri di una tassista l’8 maggio del 2015, e ancor prima nel 2014 di una 17enne in un’ascensore, il 39enne è stato fermato per avere violentato una studentessa.

Secondo gli investigatori lo stupratore è l’uomo alla guida dell’auto che nel primo pomeriggio dell’8 maggio scorso ha avvicinato una ragazza di 26 anni alla fermata dell’autobus in via della Magliana con la scusa di aver bisogno di informazioni stradali per raggiungere il Grande raccordo anulare e poi ha abusato di lei. Quel pomeriggio la studentessa, grazie all’utilizzo di una App di mappe stradali, ha fornito le informazioni richieste dall’automobilista che, mostrandole il cellulare completamente scarico, l’ha invitata a salire per accompagnarlo. Colta di sorpresa e vedendolo in serie difficoltà, si è fidata ed è salita a bordo.

A quel punto lo stupratore le ha preso lo smartphone fingendo di fare un paio di telefonate e ha iniziato a farle avances sempre più insistenti. Poi si è diretto in una zona isolata e avrebbe abusato di lei. Solo dopo le ha restituito il cellulare e l’ha riaccompagnata nei pressi di Villa Bonelli.

Le parole delle vittime

E’ stato un incubo, non sapevo come uscire da quella macchina. Mi sentivo ed ero in trappola. Faccio appello a tutte le ragazze che hanno subito abusi: non abbiate paura, denunciate” dice la vittima che ringrazia la polizia per aver trovato il responsabile.

La polizia ha rintracciato ed arrestato il colpevole nei giorni scorsi, eseguendo l’ordinanza di custodia cautelare. Borgese dunque finisce ai domiciliari a meno di tre anni dal ritorno in libertà. Era uscito di cella nel novembre 2021, dopo aver scontato una pena di sette anni nell’istituto di reclusione di Rieti per aver aggredito, abusato e rapinato una tassista. Dopo quell’arresto venne allo scoperto un altro episodio di violenza. Una 17enne riconobbe dalle foto diffuse in quei giorni l’uomo che aveva abusato di lei un anno prima all’interno di un ascensore.

Una violenza per cui Borgese è stato condannato nel 2022 a 2 anni e 10 mesi. “Sono profondamente sconvolta e indignata per l’episodio di violenza sessuale avvenuto nei confronti di una giovane studentessa della nostra città” ha detto l’assessora capitolina alle Pari Opportunità, Monica Lucarelli. Per l’assessora è lo stupro “un crimine odioso che lascia cicatrici profonde non solo sulle vittime, ma su tutta la comunità. Nessuno dovrebbe mai sentirsi insicuro o minacciato nella propria città“.

Per il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli però “indignarsi non basta” e si augura che “si torni a riflettere seriamente sulla proposta di introdurre per questi casi la castrazione chimica”.

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