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giovedì, Marzo 28, 2024
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Festeggiamenti Italia, rischio zona gialla a fine luglio: la Campania tra le Regioni più attenzionate

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Il ministro della Salute, Roberto Speranza, chiarisce  che una risalita dei contagi era prevista ed è in corso, ma con numeri più bassi del passato. “Come abbiamo sempre fatto ci affideremo alla nostra squadra di tecnici che continueranno a fare questo lavoro di verifica, vediamo passo dopo passo come le cose vanno avanti”, spiega Speranza, sottolineando ancora che “la vera arma per chiudere questa stagione è la campagna di vaccinazione, su cui bisogna insistere”. E il sottosegretario Pierpaolo Sileri non vede il rischio di una revisione dei parametri, dato che “l’attuale sistema ci ha permesso di arrivare alla riaperture in sicurezza”.

Tra le questioni da approfondire c’è anche quella – più volte invocata proprio di fronte all’avanzare delle mutazioni – dello screening. Non tutte le Regioni li eseguono in maniera efficace, in particolare alcune del Sud – come Calabria e Sicilia – sarebbero indietro sul numero di test da effettuare ogni giorno. Un caso preoccupante è anche quello dell’Abruzzo, che azzera i contagi (nelle ultime ore non sono emersi nuovi casi) ma resta bassissimo il numero dei tamponi processati: sono solo 473. I numeri, infatti, su base settimanale, complice la circolazione della variante Delta, sono in peggioramento.

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A lanciare l’allarme sulla necessità dei test è anche il direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova. Andrea Crisanti, secondo il quale “la variante Delta, purtroppo, è a un passo dal diventare resistente ai vaccini e quindi meno si trasmette e meglio è. Per questo, penso che bisognerebbe combinare la campagna vaccinale, vaccinando più persone possibili, e allo stesso tempo rafforzare la nostra capacità di tracciamento, perché diminuire la trasmissione potenzia l’effetto dei vaccini”.

In 19 regioni su 21 ci sono evidenti segni di aumento dei casi, risale il tasso di positività e aumentano i ricoveri. I dati del ministero della Salute indicano che i casi positivi sono 888, contro i 1.391 di 24 ore prima: una flessione attesa ogni lunedì per via del rallentamento dei test durante il fine settimana. I nuovi casi sono stati infatti individuati grazie a 73.571 test, fra molecolari e antigenici rapidi, poco più della metà dei 143.332 del giorno precedente. Di conseguenza il tasso di positività è salito in 24 ore dallo 0.97% all’1,21%, calcolando il rapporto fra i nuovi casi e il totale dei test; calcolando invece il rapporto fra i casi e i soli test molecolari il tasso supera il 2%.

I decessi sono aumentati da 7 a 13 in un giorno e registrano un incremento di 15 unità anche i ricoveri nei reparti ordinari, per un totale di 1.149. E’ invece stazionaria la situazione nelle unità di terapia intensiva, dove i ricoverati sono complessivamente 158, ossia tre in meno nel saldo tra entrate e uscite; gli ingressi giornalieri si sono ridotti da sei a quattro in 24 ore.

Fra le regioni, i dati del ministero della Salute segnalano il maggiore incremento giornaliero dei casi nel Lazio (172), seguito da Sicilia (150), Emilia Romagna (118), Lombardia (95), Veneto (76) ,Campania (69), Toscana (66) e Sardegna (51); nelle altre regioni l’incremento è stato inferiore a 20 casi.

L’allarme dell’Oms sulla festa in Italia: «Contagio in diretta». Sileri: «Casi in aumento a fine luglio»

«Suppongo che debba divertirmi guardando il contagio davanti ai miei occhi?». Con queste parole la responsabile tecnica dell’Oms Maria van Kerkhove ha commentato le immagini che provenivano dall’Italia, dove per tutta la notte sono andati avanti i festeggiamenti per la vittoria della Nazionale a Euro 2020. Dopo il triplice fischio, infatti, si sono registrati assembramenti in tutte le piazze del Paese, con vie e luoghi pubblici presi d’assalto da gruppi di tifosi anche sprovvisti di mascherina. «Il Covid non si prende una pausa stasera», ha scritto van Kerkhove nel post. «La variante Delta approfitterà di persone non vaccinate, in ambienti affollati, senza mascherine, che urlano e cantano. Devastante».

 

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