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venerdì, Aprile 19, 2024
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«E’ entrato da solo in ambulanza», la famiglia del dj di Casoria chiede la riesumazione della salma di Filippo

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La famiglia di Filippo Marzatico, il 20enne di Casoria ustionato mentre accendeva un barbecue e deceduto poco dopo, ha chiesto la riesumazione della salma per sottoporre il corpo del giovane all’autopsia. I parenti, infatti, temono che a causare il decesso del ragazzo possa essere stata una manovra errata in ospedale. Una tesi che viene rafforzata secondo gli stessi familiari poiché, nell’ambulanza, Filippo ci era entrato da solo, sulle sue gambe. Il 20enne, ripreso anche dalle telecamere di sicurezza, sembrava essere in condizioni che apparentemente non sembrava così gravi da portarlo alla morte.

L’incidente è avvenuto lo scorso 7 luglio, quando Filippo aveva usato l’alcool etilico per alimentare il barbecue. Purtroppo però le fiamme di ritorno l’hanno ‘travolto’. Il ragazzo è stato trasportato dall’ambulanza del 118, in condizioni vigili e coscienti, al San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. Qui è stato ricoverato con circa il 40% del corpo ustionato –  prevalentemente alle gambe e ad un fianco – per poi essere intubato. Il giorno dopo, infine, il trasferimento al reparto Grandi Ustionati del Cardarelli.

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Il peggioramento è avvenuto proprio nella notte e pare essere dovuto alle ustioni. Le conseguenze per lesioni di questo tipo, difatti, riguardano proprio l’espansione dei danni che, con il passare delle ore, potrebbero protrarsi anche all’interno, causando di conseguenza un arresto cardiocircolatorio. Intorno alla mezzanotte Filippo è stato trasferito in Terapia Insensiva, dove è deceduto. 

I genitori di Filippo Marzatico chiedono la riesumazione della salma

I funerali si sono tenuto lo scorso sabato, nello stesso giorno in cui il padre ha sporto denuncia alla stazione dei carabinieri di Casoria. Lunedì gli avvocati Angelo e Sergio Pisani – riporta Fanpage –  hanno presentato un esposto per conto dei familiari: con questo chiedono la riesumazione della salma e all’autopsia. Dopo il decesso, infatti, non era stata restituita. E, inoltre, a suscitare ulteriori perplessità è quel video dell’ambulanza. Nel filmato si vede il 20enne entrare nel mezzo sulle sue gambe.

Il racconto della cugina

Anche la cugina di Filippo, su Facebook, racconta di quei folli e drammatici momenti dopo l’incidente. E, ancora, delle condizioni in cui Filippo è giunto in ospedale.

Appena entrata nel cancello – racconta Marina, la cugina di Filippo – a terra c’era ancora il suo pantalone in fiamme, bruciato, sono salita in bagno ho aperto la porta e ho visto mio cugino che era in piedi nella doccia vigile e cosciente; che diceva “ mi sento il fuoco dentro, aiutatemi chiamate i soccorsi”, lui urlava e noi eravamo tutti preoccupati ma nonostante ciò ci implorò di non urlare, di stare tranquilli“.

Alle ore 00:10 avete comunicato ai miei familiari di poter andare a casa poiché mio cugino era cosciente, vigile, i parametri vitali erano buoni e le ustioni coprivano il 40% del corpo aggiungendo pure che il ragazzo il giorno dopo sarebbe stato trasferito al Cardarelli. Alle ore 01:00 l’avete spostato in terapia intensiva, e da lì che non si è capito più niente“.

Anche il cugino si scaglia contro i soccorsi

Marina non è l’unica a contestare i soccorsi ricevuti da Filippo. Anche Danilo, un altro cugino, parla delle condizioni in cui Filippo Marzatico è giunto in ospedale e dei momenti antecedenti alla morte.

“Alle 23:30 ci hanno detto di tornare a casa era inutile aspettare sotto all’ospedale perché i valori erano stabili e mio cugino stava bene… lo avete intubato da sveglio senza nostro consenso, mio cugino non è morto, lo avete ucciso voi! Siete degli incapaci in tutta Italia. Avete ammazzato un ragazzo di 20 anni che aveva una vita davanti, che sia fatta giustizia per tutto questo che è successo! Vendicheremo la tua morte, perché – conclude il cugino -non meritavi e non merita nessuna persona di morire per incompetenza degli ospedali». 

 

 

 

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Alessandro Pirozzi
Alessandro Pirozzi
Mi presento: mi chiamo Alessandro Pirozzi, sono nato a Napoli ed ho 23 anni. Sono iscritto all'albo dei giornalisti dal 2019 ed amo profondamente la comunicazione, specie quella digitale. Dopo essermi diplomato in un istituto alberghiero, ho iniziato a 18 anni il mio percorso lavorativo con InterNapoli.it nel 2016, collaborando anche in qualità di freelancer con diverse testate digitali come Blasting News. Ho scritto per 'Cronache di Spogliatoio', giornale sportivo online, e per la testata locale AbbiAbbè.it.
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