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È il giorno dei funerali di Alessandro Napolitano, il 30enne ucciso a colpi di,pistola venerdì scorso in via Cupa Capodichino da un commando composto da due sicari. Già gremita la Chiesa di San Francesco Caracciolo in Mianella dove si terranno le esequie a partire dalle ore 11. Sul muro esterno alla Chiesa campeggia un grosso striscione recante la foto di Alessandro e la frase “il tuo entusiasmo e il tuo sorriso continueranno a sostenerci da lassù. Per noi continuerai a vivere”. In questi minuti, con la bara già in chiesa, in attesa della messa, è in corso una veglia per Alessandro.
All’esterno sono stati piazzati palloncini azzurri e bianchi che saranno fatti volare alla fine delle esequie.
Il feretro è stato trasportato in chiesa dagli amici e dai parenti in spalla, una chiesa gremita, lacrime e commenti che fanno trasparire come non ci si spieghi l’accaduto.
L’omelia del parroco
«È una notizia shock per il quartiere, avevano tutti una grande stima di questo ragazzo, apprezzato e affabile. Viene anche da una tragedia con la morte del Papà e dello zio ma è andato avanti. Anche la famiglia stimata. La cosa lascia sgomenti tutti e non riusciamo a capire del perché sia andata così. La violenza è una forma di vigliaccheria, chi è violento è un vigliacco. Qualsiasi cosa si doveva affrontare da uomini e non con i colpi di pistola. È un modo di non saper né ragionare e né comportarsi da essere umani», queste le parole che padre Carlo De Angelis ha pronunciato dal pulpito durante la messa.
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