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sabato, Luglio 5, 2025
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Guarigione miracolosa in Campania: donna sconfigge un tumore inoperabile

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“Finalmente sta bene”; queste le fatidiche parole pronunciate dai medici alla donna. Affetta da un meningioma, ormai da anni, tutte le speranze di guarigione parevano vanificate.

Un miracolo della scienza

Si è trattato di un intervento chirurgico particolarmente delicato, pronto a fronteggiare tutti i presupposti negativi riguardanti il fine ultimo dell’operazione: La guarigione. Questa storia cruenta ed emozionante riguarda, in prima persona, la signora Antonella Guidi. La donna affetta da anni da un melingioma aveva provato in tutti i modi di uscire da questa macabra realtà che l’affliggeva, eppure le diagnosi non essendo mai a suo favore non si equiparavano alla sua forza d’animo. Tutto cambia quando la donna si sottopone ad un intervento chirurgico all’ospedale San Giovanni di Dio-Ruggi d’Aragona di Salerno. Un particolare merito è destinato al neurochirurgo Matteo De Notaris, in forza alla Unità Operativa Complessa di Clinica Neurochirurgica Universitaria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, diretta dal Professore Giorgio Iaconetta.

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La testimonianza della donna 

“Grazie a questo incontro ho avuto in dono una seconda vita. Trascorrerò il tempo a mia disposizione insieme ai miei cari. Mi ritengo una donna fortunata e voglio che la mia sia una testimonianza da ricordare al fine di non perdere mai la speranza e il coraggio di di andare avanti superando le difficoltà.

La storia di Antonella Guidi

Tutto iniziò nel 2019 quando le fu diagnosticato un meningioma inoperabile, per anni ha tentato attraverso varie cure e terapie di sovvenire al problema ma nulla le aveva concesso di intraprendere la via della risoluzione. Le cose cambiano quando quel meningioma che le avevano fatto conoscere come inoperabile la libera grazie all’ausilio di tecnologie di nuova generazione attraverso un’operazione chirurgica tenutasi all’ospedale Ruggi d’Aragona.

Le modalità dell’intervento: “Non era un meningioma”  

“Abbiamo introdotto attraverso la palpebra un endoscopio di quattro millimetri che ha raggiunto le regioni più profonde dell’encefalo, preservando le funzioni celebrali e rimuovendo la lesione quindi, senza intaccare i nervi e senza compromettere le zone limitrofe a rischio, di quella determinata area celebrare. L’esame istologico ha poi appurato che si trattasse di un neurinoma e non di un meningioma”. Così ha spiegato il professor Matteo De Notaris

 

 

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