Dopo la notizia della chiusura del ‘Castello delle Cerimonie’, Imma Polese – figlia di Antonio – è intervenuta sui social raccontando nei dettagli come stanno vivendo la situazione i gestori della strutture e, soprattutto, la famiglia Polese.
«Cari amici, vi ringrazio per le manifestazioni di affetto. Stiamo attraversando un periodo difficile, ci siamo presi un grande spavento. Abbiamo deciso di fare i tamponi a tutta la famiglia e tutto il personale, la struttura è stata sanificata ed è temporaneamente chiusa. Io per fortuna sto bene e sono risultata negativa. Al momento nessuno è in pericolo, vi terrò informati. Supereremo anche questo periodo, ci vorrà forza e pazienza ma ce la faremo. Presto tutto questo passerà, e allora, quando saremo certi che non ci saranno più rischi riapriremo le porte e ci rivedremo. Intanto vi abbraccio dal Castello».
Focolaio a ‘La Sonrisa’, zona rossa a Sant’Antonio Abate e mascherine obbligatorie
Sono ventisette le persone positive al coronavirus, tutte residenti in una mini zona rossa attorno al Castello del Boss delle Cerimonie a Sant’Antonio Abate. Il Comune ha praticamente dichiarato il lockdown in tutta la cittadina dopo il focolaio da Covid esploso a seguito di una festa. ‘La Sonrisa’ era stata già chiusa dalla sindaca abatese Ilaria Abagnale su indicazione dell’Asl 3 Sud. Uno dei dipendenti della struttura, infatti, era ricoverato al Cotugno dopo essere risultato positivo al virus. Quest’ultimo è ricoverato in terapia subintensiva, dove le sue condizioni sono in netto miglioramento dalla giornata di ieri.
Proclamata zona rossa e mascherine all’aperto
Dopo l’ordinanza firmata ieri sera dal governatore De Luca, che ha deciso di proclamare la zona rossa nelle strade che circondano la Sornisa, la sindaca abatese ha praticamente chiuso Sant’Antonio Abate. Inoltre, sarà obbligatorio indossare le mascherine all’aperto. Fino al 25 agosto, sarà disposta la chiusura del cimitero, del Centro di raccolta rifiuti, dei centri estivi, di parchi, chiese, centri di aggregazione, palestre e centri sportivi. Interdetti al pubblico anche uffici comunali e biblioteca, con sospensione del mercato settimanale.