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giovedì, Aprile 18, 2024
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Killer assoldati per uccidere i rivali, il ras intercettato:«Amma risolvere sto problema»

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Pestaggi, stese, azioni armate. Fino al cruento omicidio di Antonio Covelli. A Pianura negli ultimi due anni il clima è stato realmente infuocato. Tra le tante dimostrazioni di violenza c’è il progetto omicidiario dei Calone-Esposito-Marsicano ai danni di Antonio Carillo e Mattia Perfetto, leader della fazione rivale. Il particolare è contenuto in una delle due ordinanze che, due giorni fa, ha decapitato i vertici dei due gruppi (leggi qui l’articolo). Nelle oltre 160 pagine firmate dal gip Luca Rossetti viene ‘raccontata’ la genesi e l’ascesa del gruppo di via Comunale Napoli e la crescente rivalità con il gruppo capeggiato da Carrillo. Un’escalation di recriminazioni e tensioni culminata proprio con il ferimento di quest’ultimo. A partire da quel momento nasce una vera e propria caccia all’uomo tra membri delle fazioni rivali tanto che in una conversazione intercettata dalla polizia si sentono discutere Carlo Esposito, Emanuele Marsicano e Fabio De Mari dell’intenzione di assoldare killer professionisti per sbarazzarsi dei ras rivali. Quest’ultimo sarà a sua volta vittima di un pestaggio ad opera dei rivali che l’avrebbero fermato prima in strada e poi avrebbero iniziato a colpirlo ripetutamente con una spranga. «Amma risolvere o problema con questi qua e poi ti faccio vedere come li schiattiamo a Carrillo e Mattia». De Mari, dopo questo summit, sarebbe stato fermato da Carrillo e picchiato selvaggiamente come da lui stesso raccontato ai suoi amici:«Mi hanno schiattato, con lo sfollagente, vedete che dovete fare. Hanno detto ‘Ti devo schiattare la testa a te e Marsicano e io gli ho detto ‘Ma voi lo sapete che vi siete fatti un altro nemico mo?». Un autentico sequestro con De Mari prima caricato su un’auto e poi colpito a sprangate.

Il ferimento di Francesco Divano

Un episodio cruento come quello del tentato omicidio di Francesco Divano, fatto registrato da un’ambientale della squadra mobile che documenta una discussione tra lo stesso Divano ed Emanuele Marsicano che culmina con il rumore di uno sparo e le parole sofferenti della vittima. Dopo un botta e risposta tra i due i toni della conversazione si fanno più accesi: «Io ti rispetto e dovete portare rispetto», dice Marsicano, poi si accavallano le voci e i poliziotti sentono in diretta un colpo d’arma da fuoco. Carlo Esposito evidentemente sorpreso dice: «ma che hai combinato Manù… oh fermati un poco non ti muovere», mentre Divano con toni sofferenti urla: «Guagliù, portatemi all’ospedale, ti chiedo scusa Manuè… Carluccié (Carlo Esposito, ndr) ti chiedo scusa, o’ frat».

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