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venerdì, Aprile 26, 2024
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Blitz contro la camorra di Pianura, i nomi di tutti gli arrestati: due clan in guerra

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Sono 29 le persone che sono state arrestate nel corso del blitz che gli agenti della squadra mobile di Napoli hanno messo a segno nella mattinata di oggi nel quartiere napoletano di Pianura. Le accuse contestate agli indagati sono, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, detenzione e porto di armi da fuoco, associazione finalizzata al traffico ed alla distribuzione di sostanze stupefacenti, tutti aggravati dal metodo mafioso. Le indagini sono state avviate a seguito del ferimento di due persone, fatti avvenuti lo scorso dicembre, Gli investigatori hanno accertato la nascita e l’ascesa del nuovo gruppo criminale che si sarebbe contrapposto per il controllo delle attività illecite ad un’altra compagine. Le indagini hanno avuto una prima svolta nello scorso mese di dicembre quando a distanza di un giorno si sono registrati due ferimenti.

Tra i reati contestati, anche una “stesa” commessa in danno di un autolavaggio ed un tentato omicidio.

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“Un forte plauso alle forze dell’ordine e alla magistratura che questa mattina hanno liberato il nostro territorio da numerose metastasi che, speriamo, restino in carcere a lungo”. Lo ha detto Luigi Cuomo, portavoce dell’associazione antiracket di Pianura dedicata alla memoria di Gigi e Paolo, due ragazzi vittime innocenti della camorra.

I NOMI

1. CARILLO Antonio, nato a Napoli il 113.1991;

2. CARILLO Elisabetta, nata a Napoli il 2.7.1993;

3. CARILLO Pasquale, nato a Napoli il 10.8.1995;

4. CAPUOZZO Francesco, nato a Napoli il 27.7.1994;

5. COVELLI Antonio, nato a Napoli il 15.11.2000;

6. BRANDI Rosaria, nata a Napoli il 5.1.1965;

7. DI LORENZO Luigi, nato a Napoli il 9.11.1994;

8. ESPOSITO Luigi, nato a Napoli il 6.6.2002

9. IMPROTA Giovanna, nata a Napoli il 20.6.1985;

10. PAGANO Ciro, nato a Napoli il 23.7.1974;

11. LUONGO Antonio, nato a Napoli il 17.5.1985

12. PERFETTO Mattia, nato a Napoli il 10.08.2002

ALTRI INDAGATI

1. BELLAMACINA Giuseppe, nato a Messina il 2.10.1972 detto “siciliano” 2. CALONE Antonio, nato a Napoli il 25.11.1982 3. CALONE Salvatore, nato a Napoli il 28.08.1969 detto “‘meritano’ 4. CALONE Vincenzo, nato a Napoli il 24.9.1956 5. CARILLO Antonio, nato a Napoli l’11.3.1991 6. CIOTOLA Paolo, nato a Napoli il 10.2.1995 7. D’ANNA Pasquale, nato a Napoli il 18.8.1990 detto “oino” 8. DE MARI Fabio, nato a Napoli W20.3.1983 detto “pittore” 9. DI MATTEO Emiddio, nato a Napoli il 15.12.1994 10. DIVANO Cesare, nato a Napoli il 30.11.1990 detto “Rino” 11. DIVANO Francesco, nato a Napoli il 13.6.1966 12. ESPOSITO Carlo, nato a Napoli il 16.9.1978 13. FRUNGILLO Antonio, nato a Napoli il 20.04.1980 14. GOMES Gianluca, nato a Napoli il 12.2.1995 15. GRILLO Salvatore, nato a Napoli il 11.5.1999 16. LUONGO Antonio, nato a Napoli il 17.5.1985 17. MANUEL Lopes Antony, nato a Napoli il 14.04.1999 detto “o’nir” 18. MARASCO Angelo, nato a Napoli il 9.9.1983 detto “Giovannone” 19. MARSICANO Ciro, nato a Napoli il 21.12.1992 20. MARSICANO Emanuele, nato a Napoli il 6.12.1997 21. MAZZANTI Veronica, nata a Napoli il 29.7.1982 22. MINOPOLI Fabio, nato a Napoli il 18.11.1993 23. PESCE Giuseppe, nato a Napoli il 11.4.2001 24. PERFETTO Mattia, nato a Napoli il 10.8.2002 25. SALEMME Luca, nato a Napoli il 5.1.1998 detto “gemello” 26. TRIMARCO Simone, nato a Napoli il 06.5.1991 27. ZACCARIA Giuseppe, nato a Napoli il 19.5.1969

 

La risposta dello Stato a Pianura è arrivata. Imperiosa. Dopo le stese, gli agguati e il brutale omicidio di Andrea Covelli questa mattina sono entrati in azione gli uomini della squadra mobile che hanno eseguito due distinte ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di persone ritenute organiche ai due gruppi da mesi in guerra nel quartiere, i Calone-Esposito-Marsicano e i Carrillo-Perfetto.

Rispondono di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, detenzione e porto di armi da fuoco, associazione finalizzata al traffico ed alla distribuzione di sostanze stupefacenti, reati tutti aggravati dal metodo mafioso. Tra i primi a finire in manette figurerebbero Carlo Esposito indicato come il reggente del ‘clan della spazzatura’ (i Calone- Esposito-Marsicano), Emanuele Marsicano, Paolo Ciotola mentre nel fronte opposto figurerebbe Mattia Perfetto e Antonio Carrillo. Tra gli arrestati anche Antonio Covelli, fratello di Andrea, ucciso dieci giorni fa a Pianura. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, detenzione e porto di armi da fuoco, associazione finalizzata al traffico ed alla distribuzione di sostanze stupefacenti, reati tutti aggravati dal metodo mafioso.

I provvedimenti compendiano gli esiti delle indagini avviate a seguito dei ferimenti di CARILLO Antonio e ROSSETTI Lorenzo, avvenuti il 5 e 6 dicembre 2020, momento dal quale inizia a registrarsi un contrasto tra soggetti stabilmente associati tra di loro. Le azioni delittuose sono scaturite da un’accesa conflittualità tra due gruppi criminali contrapposti che si contendono il predominio sugli affari illeciti di Pianura All’esito delle massicce investigazioni, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, sono stati acquisiti a carico degli indagati – a vario titolo – gravissimi indizi di reità relativi alla gestione del traffico in forma organizzata di sostanze stupefacenti, alle estorsioni alle piazze di spaccio di droga, alla commissione di fatti di sangue, ad attentati nei confronti di attività imprenditoriali, alla detenzione di armi da sparo anche del tipo da guerra, alla detenzione di importanti quantitativi di sostanze stupefacenti.

Il quadro probatorio consegnato dalle indagini ha consentito di registrare la nascita e l’ascesa del nuovo gruppo criminale che tra i personaggi maggiormente autorevoli annovera CALONE Antonio, ESPOSITO Carlo e MARSICANO Emanuele, contrapposto ad altra compagine criminale nella quale spicca la personalità di CARILLO Antonio. Tra i reati contestati, anche una “stesa” commessa in danno dell’auto lavaggio “Pit Stop” di via Padula ed il tentato omicidio di Divano Francesco. I proventi delle illecite attività venivano poi accantonati per il successivo eventuale reinvestimento nell’acquisto di orologi di valore.

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