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venerdì, Aprile 19, 2024
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Lite al semaforo finisce in tragedia, motociclista investito e ucciso

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Un tragico evento si è verificato ieri a Montello, provincia di Bergamo, intorno alle 12.30. In prossimità di un semaforo è scoppiata una lite tra un motociclista, Walter Angelo Monguzzi, vittima del contrasto, e un uomo di 49 anni alla guida di una Fiat Panda.

Le dinamiche del tragico incidente dopo la lite tra i due uomini 

Secondo la ricostruzione degli eventi, realizzata dai carabinieri della compagnia di Bergamo, e la raccolta di una serie di testimonianze, si è potuto risalire agli antefatti che hanno determinato l’atroce vicenda. Le immagini catturate dalle telecamere, infatti, hanno mostrato l’intervento fatale dell’automobilista. Il conducente dell’auto ha diretto, in seguito alla lite avvenuta all’altezza del semaforo in via Papa Giovanni , la propria vettura contro la moto BMW sulla quale viaggiava la vittima, Walter Angelo Monguzzi, agente di commercio di 55 anni.

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l’attentato fatale e l’accusa di omicidio

In seguito alla velocità della vettura l’automobilista di 49 anni ha rincorso per un tratto di strada Walter Angelo Monguzzi. Dopo averlo raggiunto il 49enne incensurato ha agito senza esitazione e l’ha violentemente travolto. Prima di giacere a terra, senza vita, il corpo di Monguzzi si è schiantato duramente contro la portiera di un’altra vettura che stava passando. Dopo aver speronato e ucciso l’altro conducente, il proprietario della Fiat Panda è fuggito senza interessarsi delle condizioni del motociclista. Di conseguenza, dopo l’analisi pervenuta da tale ricostruzione, l’accusa che ricade sul 49enne è quella di omicidio volontario. Per il momento i carabinieri stanno tentando di risalire alle motivazioni che hanno indotto i due uomini al litigio. Per il momento non hanno raggiunto ancora alcuna conclusione.

Un incidente anteriore molto similare

Era il 4agosto del 2019 quando  nella Bergamasca, ad Azzano San Paolo, una tragedia analoga aveva colpito due motociclisti: Luca Carissimi e Matteo Ferrari due giovani di Bergamo di rispettivamente 21 e 18 anni. I due, morti uno sul colpo l’altro il giorno seguente in ospedale, erano stati investiti da Matteo Scapin, già condannato il luglio scorso dalla Cassazione a 11 anni e 4 mesi per omicidio volontario.

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