Dopo due giorni dalla fine del lockdown anche la camorra ha ripreso a compiere atti di violenza. Nelle ultime 24 ore si sono verificati 2 agguati e una ‘stesa’ tra Napoli e la provincia. Che a Barra la situazione fosse in pieno fermento lo si era capito lo scorso 14 aprile: quella notte i sicari esplosero tre colpi di pistola al corso Sirena, storica roccaforte del clan Aprea, gruppo egemone nel quartiere insieme ai Cuccaro. Il raid provocò danni a cose o persone, ma l’episodio passò inosservato gli occhi delle forze dell’ordine e soprattutto agli uomini del commissariato Barra-San Giovanni. Quei timori si sono concretizzati questo pomeriggio quando è stato ferito nel più classico degli agguati di camorra Luigi Ferrante, fratello di Ciro ‘o chicc, storico reggente del gruppo e persona di fiducia del boss Vincenzo Aprea. Ferrante è stato portato all’ospedale del Mare ma non sarebbe in pericolo di vita: verrà operato nelle prossime ore.
Oggi pomeriggio si è verificato un agguato di camorra a Torre Annunziata, dove è stato ferito Giuseppe Carpentieri. Il 50enne affiliato al clan Gionta è stato colpito mentre era affacciato al balcone, dopodiché è stato trasportato all’ospedale Maresca di Torre del Greco. Il pregiudicato è il marito di Teresa Gionta, figlia del boss ergastolano Valentino. Sono partite le indagini dell’Arma dei Carabinieri. Ieri alle ore 23 alcuni colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi in via Conte di Mola, strada dei Quartieri Spagnoli. I carabinieri della compagnia di Napoli Centro hanno trovato quattro bossoli per strada. Non si sono registrati feriti o danni.