Non ricorda più nulla di quanto accaduto, la mamma del piccolo Francesco, il bambino gettato in mare dal genitore e morto annegato. Dopo aver percorso alcuni chilometri a piedi in spiaggia, inizia quel vuoto di memoria. Il dramma si è consumata a Torre del Greco, nei pressi del lido La Scala, in via Calastro, nella serata di domenica. A riportare la notizia è Il Mattino.
Bimbo annegato a Torre del Greco, la madre confessa:«Credevo avesse un ritardo mentale»
Ha confessato l’omicidio A.G., la donna di 40 anni il cui figlio è morto annegato nelle acque antistanti località La Scala a Torre del Greco (Napoli). Questo si apprende da fonti investigative, che sottolineano come la donna abbia sostanzialmente ammesso di avere contribuito alla morte del figlio nella convinzione che lo stesso soffrisse di ritardi mentali. Nonostante gli interventi di alcuni presenti, per il piccolo di due anni e mezzo non c’è stato nulla da fare.
Secondo quanto riferisce la Procura, non c’era alcuna conferma dal punto di vista sanitario che il figlio fosse affetto da problemi di ritardo mentale. A dare l’allarme, ieri sera è stato il marito della donna: è stato lui a segnalare alle forze dell’ordine l’allontanamento da casa intorno alle ore 21. La donna, nella serata di ieri, è stata ritrovata in mare, sul litorale torrese, con il bambino tra le braccia.
La tragedia è avvenuta tra le ore 22.30 e le 22.45 del 2 gennaio 2022. Alcuni testimoni hanno raccontato di avere sentito la donna urlare e chiedere aiuto, anche se non è chiaro se anche lei fosse in acqua o se fosse rimasta sulla battigia. Alcuni ragazzi si sarebbero avvicinati per soccorrere lei e il bambino, ma non c’era più nulla da fare per il piccolo.