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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Mazzarri si presenta in conferenza: “E’ la squadra più forte che abbia mai allenato. Non mi lamento più, sono cambiato”

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Inizia oggi, in casa Napoli, l’era “Mazzarri 2.0”. A 10 anni di distanza dall’ultima volta, il mister toscano torna a sedersi sulla panchina azzurra subentrando a Rudi Garcia, con l’obiettivo di risollevare le sorti di una squadra spaesata, sulle gambe e alle prese con un difficile avvio di stagione. Insomma, tutto quello che non ci saremmo aspettati dopo un campionato, quello scorso, coronato con la vittoria del terzo Scudetto.

La prima conferenza stampa di Mazzarri in vista di Atalanta-Napoli

Si è conclusa da pochi minuti, a Castel Volturno, la “nuova” prima conferenza stampa di Mazzarri in vista della trasferta di Bergamo contro l’Atalanta. Il mister ha risposto, per la prima volta dal suo ritorno a Napoli, alle domande dei giornalisti. E, prima di iniziare, esordisce con un “Sono emozionato, giuro. Dopo 23 anni di carriera mi avete fatto emozionare di nuovo”, risultato dei tanti messaggi di congratulazioni e in bocca al lupo ricevuti negli ultimi giorni.

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Sulle impressioni sulla squadra: “E’ la squadra più forte che abbia mai allenato. Poi su questi giorni… devo stare attento a come parlo, sono famoso per i lamenti e quindi ora c’è un altro Mazzarri. Sto bene, ho dormito 12 ore al giorno, non sono stanco. Tutto bene, il gruppo visto da fuori… già quello fatto con Spalletti è stato un capolavoro, mi emozionava a vederlo, è stato un qualcosa di bello per tutti gli italiani, un bellissimo calcio, grande organizzazione, un piacere. Quando vedi una squadra così, dopo 23 anni in panchina, speri di allenarla e ringrazio il presidente che mi ha chiamato e penso di allenarli almeno fino a fine anno”.

Sul momento attuale del Napoli: “La cosa più facile da dire è che dopo 23 anni nel calcio, pur non avendo vinti Scudetto ma quella Coppa Italia dopo oltre 20 anni senza vincere e ricordo cosa accadde dopo quella vittoria con la Juventus… ma probabilmente una squadra che non è abituata a vincere Scudetti era quasi fisiologico pagare qualcosa, i ragazzi stessi inconsciamente mollano alcuni particolari e rincorse agli avversari. Io ho studiato tanto, mi aggiorno sempre, c’è stato un cambiamento negli ultimi 3-4-5 anni e sarebbe stato più difficile per chiunque quest’anno. Con la mia esperienza provo a far capire i pericoli, che tutti ci attendono ancora con più attenzione e non bisogna sottovalutare niente per vincere di nuovo le partite, questo è il mio compito”.

Calendario, modulo e la risposta a chi gli ha dato del bollito

Sul primo tour de force in campionato: “Sono nato per soffrire… Anguissa l’ho visto oggi per la prima volta, non posso dirvi tanto. Ho parlato con quelli che c’erano, un po’ di esperienza ce l’ho anche nei subentri, credo abbiano capito cosa ho detto a quei pochi che c’erano. Io vigilerò sul particolare, mi piace dire così. Si gioca ogni 3 giorni, staremo sempre qui, in ritiro, capirò meglio ciò che ho percepito”.

Sulla scelta del modulo: “Ad oggi posso fare qualsiasi modulo e talvolta mi chiamano per fare lezione agli altri. Sono stato fermo più di un anno, ho potuto studiare, aggiornarmi, credo di saper insegnare qualsiasi modulo. Poi conoscerò la squadra e deciderò cosa è  meglio, di partita in partita o in generale. E’ chiaro che la squadra ha dato spettacolo in Italia e all’estero e per prima cosa proverò a farla giocare come faceva, poi quando sarò padrone della situazione vedremo di partita in partita. Lo sapete non mi piace dare vantaggi agli avversari. Simeone e Raspa sono diversi, quest’ultimo è più tecnico, viene a giocare, l’altro è più simile ad Osimhen ma le scelte verranno fatte anche in base a chi vedo più fresco, domani lo vedrete. Loro sono una grande squadra, giocano ad uomo, non voglio dare vantaggi ad un grande allenatore come Gasperini”.

E, a chi gli ha dato del bollito: “Se è buono, il bollito lo mangio anch’io. Sono talmente esperto che non rispondo nemmeno a questa domanda. Dico solo che a Coverciano ero uno degli allenatori più considerati”.

Gli obiettivi e la rincorsa allo Scudetto

Il mister ha poi concluso sugli obiettivi concordati con il presidente De Laurentiis e sulle possibilità di bissare il successo di pochi mesi fa.

“Io ho un rapporto con lui da quando sono andato via, c’è stato un equivoco per un paio di anni, poi ci siamo risentiti e c’è stato un rapporto così bello, in amicizia, ci diamo del tu, al di là del mio ritorno da allenatore. Il rapporto è importante, chiedetelo a lui e sarà il primo a dirlo”, le parole di Mazzarri sul suo rapporto col patron azzurro.

Sugli obiettivi: “Quando subentri non puoi pensare agli obiettivi, pensi alla morte alla partita seguente, migliorare la squadra, creare entusiasmo, lottare nei 90 minuti e poi tirare le somme, io la penso così. Pensiamo a risolvere i problemi nella squadra, conta questo, la prima verifica è domani, una partita difficile per il tipo di calcio che fa che non è facile per nessuno. Sono fisici e ti aggrediscono, è una raccolta dati e poi sarò più preciso. Io la vedevo in tv, se non alleni le squadre non hai la percezione del singolo giocatore e del ruolo”.

Sullo Scudetto: “Se non vinci… pensiamo a vincere, l’ultima si è persa, siamo a -10 dalla vetta, che senso ha fare proclami e pensare allo Scudetto. Ora c’è una squadra difficile, poi guarderemo”.

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