venerdì, Luglio 18, 2025
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Metro Italia Pozzuoli: salvi 35 dipendenti, saranno assorbiti da un’altra impresa

I dipendenti del Cash and Carry Metro Italia – il gruppo commerciale che vanta la leadership nel commercio italiano all’ingrosso – con sede in via Campana a Pozzuoli, possono tirare un sospiro di sollievo. Infatti per i ben 35 lavoratori, che non si sono mai stancati negli scorsi mesi di ottenere soluzioni alternative ai licenziamenti riuniti sotto lo slogan “Non molliamo di un Metro“, è stata garantita la prosecuzione occupazionale.

Si fa avanti un nuovo player: Multicedi S.r.l.

L’azienda aveva reso noto già lo scorso settembre che lo store sito nel comune flegreo avrebbe chiuso, e i licenziamenti sarebbero stati operativi già dal mese di aprile. Tuttavia, nonostante le decisioni prese nel 2024, si è fatto avanti un nuovo player: Multicedi S.r.l. – impresa nata nel 1993 e ormai divenuta di spicco nell’ambito della distribuzione organizzata – alla quale Metro Italia cederà il proprio ramo a partire dal prossimo 1 maggio. Un vero e proprio cambio di rotta, anticipato già nell’ultima riunione tenutasi a marzo presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tra le rappresentanze sindacali e, appunto, Multicedi, la quale aveva già annunciato il suo interesse.

Infatti, dopo mesi di scioperi e di iniziative, è stato firmato un accordo l’8 aprile a Roma con le rappresentanze sindacali nazionali Filcams-Cgil, Fisascat Cisl e Uilticus Napoli. Con quest’intesa si è impegnata nell’assicurare la continuità occupazionale di 35 dipendenti di Metro Italia su ben 65 unità.

La questione dell’indotto

Nell’ambito di questo confronto è stata sollevata la questione dell’indotto, che riguarda i lavoratori impegnati nel settore della pulizia e del caricamento notturno. Stando a quanto dichiarato dal sindacalista Filcams-Cgil Salvatore Parisi, “andrebbe assorbito dopo aver fatto un passaggio con le ditte appaltatrici. Inizialmente erano state richieste garanzie per circa 40 unità. C’è però chi ha deciso di continuare la sua esperienza con Metro Italia in altri punti vendita, ed altre 17 persone circa che hanno scelto l’incentivo all’esodo e all’uscita perché magari vicini alla pensione“. Infatti sono stati proposti degli incentivi sia nei casi di chi accetta il trasferimento in altri punti vendita Metro, sia di non ricollocazione e di non opposizione al licenziamento. In particolare, 19 hanno accettato l’incentivo, mentre 10 saranno trasferiti nelle sedi di Salerno, Lucca e Castellanza.

Il prossimo taglio del capannone e i tempi di apertura

La società occuperà 3500 mq sugli 8000 della struttura attuale. Taglieranno parte del capannone e pagheranno un fitto di mercato e non come quello che aveva Metro“, prosegue Parisi. Si tratta di un problema non certo irrilevante. Del resto una delle cause principali che hanno indotto Metro Italia a chiudere il punto vendita a Pozzuoli consisteva proprio nell’eccessivo canone annuale – pari a 2,161 milioni di euro. A proposito invece dei tempi di apertura, il sindacalista spiega che “l’azienda ci ha riferito di non voler far passare l’estate. A maggio vorrebbero partire già con attività di formazione e promozione sul territorio“.